Sono circa 2000 le adesioni alla raccolta di firme promossa dai cittadini dell’isola d’Ischia per richiedere la proroga dello ‘Stato di Emergenza Terremoto’, dichiarato dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto 2017, in conseguenza dell’evento sismico che ha interessato il territorio dei Comuni isolani. Fase di emergenza che e’ durata un anno e successivamente prorogata di altri 6 mesi, con ultima scadenza il prossimo 24 febbraio. I terremotati di Ischia chiedono che “vengano completati gli interventi di messa in sicurezza e di riduzione del rischio residuo” previsti sul territorio, ed affidati allo stesso commissario per l’emergenza. Secondo gli organizzatori “la cessazione dello ‘Stato di Emergenza Terremoto’ sarebbe un’ipotesi non del tutto confortante e volgendo lo sguardo al Centro Italia, senza un delegato all’emergenza, i tempi per Cas (contributo autonoma sistemazione, ndr) ed alloggiati sarebbero allungati”. Nella petizione si riportano i numeri del sisma del 2017: “2000 case inagibili, 2800 sfollati di cui 400 residenti ancora in albergo, 30 tra strutture ricettive e ristoranti ancora chiusi e almeno 300 persone che un lavoro non l’hanno piu’ trovato. Tornare in regime ordinario, sarebbe un disastro per la popolazione che ha ancora bisogno di supporto, straordinarieta’, assistenza, contributi, soccorso e sostegno” e’ scritto nel testo della petizione. Un’iniziativa questa della petizione che ha trovato il consenso di tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza dei Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. La raccolta di firme proseguira’, grazie al contributo dei volontari e ai tanti punti di raccolta dislocati sul territori ischitano, fino ai primi di gennaio.
Articolo pubblicato il giorno 30 Dicembre 2018 - 14:15