Tre persone, due uomini e una donna, sono stati arrestati dai Carabinieri per un brutale pestaggio avvenuto all’interno di un bar a Teano ai danni di una giovane donna di nazionalità polacca. Nei loro confronti il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha ritenuto configurabile l’aggravante della xenofobia, e in particolare dell’odio nazionale. I tre, Mariana Gambardella di 35 anni, Giacomo Maiola di 27 anni e Remo D’Angelo di 56 anni, tutti ritenuti responsabili – in concorso tra loro – di un brutale pestaggio sono stati posti agli arresti domiciliari dai Carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura sammaritana. L’episodio è stato ripreso in buona parte dalle telecamere del circuito di videosorveglianza installato all’interno del locale, particolare che ha facilitato la ricostruzione dell’episodio avvenuto lo scorso novembre. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto e ottenuto dal gip l’aggravante della xenofobia “avendo gli indagati aggredito la persona offesa proprio in ragione della sua nazionalità, secondo quanto riferito dalla denunciante e confermato dai soggetti escussi presenti ai fatti”.
La misura coercitiva è stata applicata a conclusione di una rapida ed intensa attività di indagine, avviata soltanto nel mese di novembre a dimostrazione della priorità attribuita dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere alla tutela delle vittime di violenza di genere e, più in generale, di tutti i soggetti vulnerabili.
La misura cautelare si correla all’azione di contrasto, costantemente rivolta da questa Procura ad ogni fenomeno criminale fondato sulla discriminazione od odio etnico, nazionale, “razziale” o religioso, in modo da estirpare qualsiasi pericoloso germe di “razzismo” .
Gutsavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2018 - 15:34