E’ indignato il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, per il violento messaggio che la camorra ha inviato ai “pentiti” minacciati di morte su uno striscione bruciato insieme a un manichino in cima a un grande falo’. “Rispettare le tradizioni non significa inneggiare alla violenza e alla criminalita’ organizzata. Tutto cio’ e’ intollerabile – scrive in una nota – Pochi imbecilli non possono certo rovinare l’immagine di una festa di tutta la citta’. Quella del manichino non e’ Castellammare, quella dei falo’ illegali non e’ Stabia”. ”L’immagine del manichino sulla catasta e’ terribile ed il suo significato mette i brividi. Rabbrividisco e inorridisco non solo davanti agli autori di quel gesto frutto di una mentalita’ retrograda, vile, ignorante, da annientare con ogni mezzo a nostra disposizione, ma soprattutto davanti a quei cittadini che sono rimasti immobili Sono certo che quanto prima gli artefici di quella idiozia verranno identificati. E’ ora di dire basta”, avverte.
L’incendio di cataste di legna nei quartieri durante la notte di vigilia della festa dell’Immacolata risale ad antiche tradizioni che le ultime tre amministrazioni cittadine stanno cercando di valorizzare nell’ambito della legalita’. ”Una citta’ con tanta voglia di riscattarsi, di scendere in piazza – ha continuato Cimmino – Migliaia di persone ieri sera si sono riversate sul lungomare dove abbiamo celebrato le tradizioni, portato in processione la Madonna e festeggiato assieme fino all’accensione dei falo’ dopo il concerto di Enzo Avitabile. L’Immacolata e’ la festa della citta”’. ”La mia amministrazione non accetta nessuna sfida alle istituzioni – conclude il sindaco – Sono in contatto con le forze dell’ordine, chiedero’ quanto prima un confronto con tutti i soggetti interessati all’ordine e alla sicurezza del territorio e compulsero’ la Prefettura affinche’ vengano prese tutte le misure necessarie al completo ripristino della legalita’ in ogni zona della citta”’.
Articolo pubblicato il giorno 8 Dicembre 2018 - 17:18