Napoli.Omicidio colposo, lesioni colpose, incendio e danneggiamento. Sono queste le contestazioni a carico di Salvatore De Luca, amministratore della Demagas Molisana srl, la ditta che aveva installato un serbatoio di gpl esploso nella zona collinare dei Camaldoli a Napoli, il 16 gennaio del 2017. Nello scoppio persero la vita Davide Conato, dipendente della piscina Ariete, dove era allocato il serbatoio, Antonio Rufo, pensionato e collaboratore della Demagas, e restarono gravemente ustionati altri due dipendenti dell’associazione sportiva e un tecnico della ditta di impianti gas. L’esplosione, secondo quanto sostenuto dal pm Sergio Amato, che ha interpellato tre ingegneri, fu causata da un difetto della valvola di prelievo della fase liquida. Per i periti mancava il piattello di tenuta, ovvero un pezzo di ferro che avrebbe certamente evitato la fuoriuscita di gas e lo scoppio. Il pm ha chiesto e ottenuto la fissazione dell’udienza preliminare per il 22 febbraio.
Articolo pubblicato il giorno 19 Dicembre 2018 - 23:32