Il consiglio comunale di Napoli dice sì al documento sullo stato di salute del “sistema Comune” approvando il Bilancio Consolidato 2017, un documento che fotografa lo stato di salute del Comune e di otto partecipate consolidate di cui quattro in liquidazione. “Questo documento – ha dichiarato il vicesindaco e assessore al Bilancio Enrico Panini – è il risultato di un lavoro attento e puntuale con il quale rendicontiamo in modo trasparente alla città lo stato di salute del sistema pubblico del Comune di Napoli. Con il consolidato si mettono a disposizione informazioni utili a programmare, gestire e controllare con maggiore efficacia l’intero gruppo pubblico. Uno stato di salute assolutamente discreto in quanto, dall’analisi del consolidato emerge un’ottima patrimonializzazione dell’Ente, in grado di assolvere alle fondamentali funzioni pubbliche e di sopperire ai debiti contratti. Ora ricomincia – ha aggiunto – il vero lavoro, nel senso che, avendo a disposizione dati nuovi che prima non avevamo, siamo in grado di compiere delle operazioni, che in assenza di un consolidato risultavano oggettivamente impossibili: efficientare, ridurre gli sprechi, intervenire su ogni voce di spesa al fine di offrire più servizi di qualità alle donne e agli uomini della nostra città”. Il Bilancio Consolidato del 2017 presenta dei valori significativi in riferimento sia al totale attivo patrimoniale, che ha fatto registrare un valore di circa 8,8 miliardi di euro, sia al valore del patrimonio netto che è di circa 5,6 miliardi. L’indebitamento totale dell’Ente e delle sue partecipate, invece, si attesta attorno ai 4,4 miliardi di euro al quale si contrappone un ottimo livello di solidità patrimoniale. L’approvazione del Bilancio Consolidato consente all’Ente di procedere, dunque, alle previste assunzioni nei vari settori strategici della Sicurezza, con la contrattualizzazione di 94 agenti della Polizia locale, della Scuola, con l’assunzione di circa 50 unità di personale di area educativa (tra istruttori socio-educatori e maestre) e delle Politiche Sociali, con l’impegno di 181 figure multidisciplinari (tra cui assistenti sociali, educatori, psicologi etc.) che opereranno negli interventi di contrasto alla povertà attraverso la misura del Rei (Reddito di Inclusione).
Articolo pubblicato il giorno 28 Dicembre 2018 - 18:28