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Napoli, caccia ai banditi della rapina mortale alla Pignasecca. Le telecamere hanno ripreso arrivo e fuga

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Napoli. E’ caccia ai due banditi che ieri sera alla Pignasecca hanno cercato di compiere una rapina nella storica salumeria “Pietruccio” e nel corso della quale il titolare, Antonio Ferrara di 64 anni è morto d’infarto. E’ morto per difendere una delle due clienti che poco dopo le 20 si trovavano nel negozio per fare la spesa di cena. Il bandito che entrato nella salumeria (il complice lo attendeva fuori in moto) aveva il capo coperto da un passamontagna con una pistola in pugno ha urlato “Dammi i soldi, presto”. Era agitato, forse sotto l’effetto di droga. Sta di fatto che una delle due clienti gli ha detto qualcosa e il bandito le ha sferrato un calcio. A quel punto Antonio Ferrara è balzato da dietro al bancone per difendere la donna ma ha fatto pochi passi ed è stramazzato al suolo ucciso da un infarto fulminante. Il bandito a quel punto ha capito che l’aveva fatta grossa ed è scappato insieme con il complice. Il 64enne gestiva la salumeria ‘Pietruccio’, di fronte alla stazione della Cumana a Montesanto, zona che e’ piena di telecamere di sorveglianza che potrebbero aver ripreso i drammatici momenti della rapina. Antonio Ferrara e’ stato trasportato in braccio a parenti al vicino pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini. Era in arresto cardiocircolatorio e, secondo testimonianze, soffriva di cuore. Dopo alcuni lunghi minuti di rianimazione e attesa per i familiari, il suo cuore si e’ pero’ fermato per sempre. Quando la voce della morte di Antonio Ferrara si e’ sparsa, in tanti sono scesi in strada per esprimere il loro rammarico e gridare la rabbia: i commercianti della zona spesso sono vittime di rapine. Ora sono in corso le indagini da parte della sezione Antirapina della Squadra Mobile di Napoli che stanno visionando le immagini delle telecamere per cercare i numeri di targa di uno scooter con cui, a quanto pare, sarebbe fuggito il rapinatore e provare cosi’ a individuarlo con il complice. Sembra infatti accertato che sarebbero arrivati in due davanti al negozio, quello armato che ha provato il colpo e l’altro che guidava il mezzo con il quale poi sono scappati. la polizia ha anche interrogato le due donne presenti all’interno del negozio per carcere di capire se abbiano notato qualcosa che possa ricondurre al bandito armato. Ma saranno di certo le immagini delle telecamere anche quelle private nella zona a dare un impulso alle indagini. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma per l’esame autoptico.

 


Articolo pubblicato il giorno 7 Dicembre 2018 - 07:53


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