Napoli. Avevano un appuntamento con i loro killer i due uomini che ieri sera sono stati crivellati di proiettili in un’auto. Uno di loro, Giuseppe Santangelo, 29 anni, detto o’ casalese pluripregiudicato, legato fino a poco tempo fa al clan Amato-Pagano di Melito é morto in pochi attimi; l’altro, Fabio De Luca, 29 anni, uomo dei Mazzarella invece é ancora in rianimazione. Sono arrivati a bordo di un’auto a folle velocità all’ospedale San Giovanni Bosco, nei pressi dell’aeroporto di Capodichino. Secondo quanto ricostruito sinora dalla polizia, i due avevano un appuntamento con altre persone, probabilmente del clan Contini, che hanno il quartier generale proprio di fronte all’ospedale dove sono arrivati i due in fin di vita. Si tratta del rione Amicizia, un agglomerato di case popolari dove ieri, fino a tarda notte, la polizia ha cercato tracce del raid. La ricerca, per ora, non ha portato ai risultati sperati. De Luca, per gli inquirenti é vicino al clan Mazzarella, cosca da sempre nemica dei Contini. Tuttora c’e’ una faida che in più parti della città sta generando forti tensioni a suon di stese e attentati: a Forcella, a Poggioreale, ai Decumani. E proprio ai Decumani e quindi al centro storico, si arriva scavando nella vita di Santangelo che tre anni fa fu arrestato in un summit a casa dei Sibillo, gruppo criminale che ha seminato terrore tra i vicoli, con agguati e raid armati con spari in aria durante la faida della ‘paranza dei bambini’. Santangelo fu sorpreso nell’appartamento dei boss con altre nove persone di altre cosche. Lui rappresentava gli Amato-Pagano di Secondigliano. In quel periodo infatti era uno dei fidati del boss Ciro Mauriello e di Pietro Caiazza.
Il nome infatti compare spesso nell’ordinanza cautelare che ha ricostruito il duplice omicidio di Alessandro Laperuta e Achir Muhamed Nuvo uccisi nell’estate del 2016 dal figlio minorenne della donna boss Rosaria Pagano e condannato a 18 anni di carcere. Santangelo era uno degli assidui frequentatori della casa di Ciro Mauriello dove avvenivano i summit intercettati e che hanno portato a scoprire gli autori del duplice omicidio delle palazzine di Melito. Il 6 febbraio del 2015 Giuseppe Santangelo era stato arrestato nel corso di un blitz del commissariatoScafati. Nessuna confisca e l’immediata restituzione di tutti i beni sequestrati a Giulio Cesarano, imprenditore… Leggi tutto
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