Il NAS di Milano, a conclusione di una complessa attività investigativa finalizzata al contrasto dell’esercizio abusivo della professione medica, ha deferito sette persone in stato di libertà. Tre degli indagati sono un medico chirurgo, il legale rappresentante e il direttore sanitario di una clinica di lombarda, e sono accusati di aver consentito, ad altre quattro persone lavoranti presso la medesima struttura, di esercitare abusivamente la professione sanitaria di medico chirurgo benché non avessero mai conseguito il necessario titolo di studio. Nel particolare, i quattro sedicenti sanitari si erano specializzati nell’estrazione e l’innesto di bulbi piliferi per il trattamento delle calvizie. Anche il NAS di Genova ha deferito una persona per esercizio abusivo di una professione. In questo caso il reato è stato accertato durante l’ispezione di uno studio di agopuntura. Durante il controllo i Carabinieri hanno scoperto che il titolare della struttura eseguiva attività di agopuntura dopo aver preso visione di esami diagnostici dei clienti, calibrando quindi il proprio operato in una vera e propria azione curativa, per lo somministrazione della quale non aveva mai conseguito titoli di studio presso atenei italiani. Il NAS di Salerno, a conclusione di una serie di accertamenti sulle apparecchiature utilizzate presso il reparto di radiologia di un ospedale della provincia di Benevento, ha deferito una persona in stato di libertà. Le verifiche degli uomini del NAS, infatti, hanno appurato che l’indagato, nella sua qualità di Direttore Generale della struttura, aveva omesso di approntare i programmi di garanzia di qualità e di valutazione della dose/attività somministrata ai pazienti mediante le apparecchiature radiografiche in uso al reparto radiologico.
Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2018 - 14:09