In Campania, proprio come nel resto d’Italia, risultano in calo le rapine in banca: è questo ciò che emerge dai dati ufficiali messi a disposizione dall’ISTAT e pubblicati sul suo sito ufficiale.
I dati ISTAT relativi alla Campania e all’intera nazione
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ISTAT presenta i dati relativi agli ultimi 5 anni, ovvero dal 2013 al 2017, e il trend negativo risulta piuttosto evidente.
Nel 2013 le rapine presso istituti bancari sono state 1.220 su scala nazionale, cifra che è diminuita in modo consistente nell’anno successivo, nel 2014, toccando quota 789.
Il dato è leggermente aumentato nel 2015, con 790 rapine, calando in modo importante nei due anni seguenti: 563 sono stati gli episodi verificatisi nel 2016, mentre nel 2017 sono stati appena 396.
Il trend relativo alla Campania è pressoché analogo quello nazionale: nel 2013 si sono verificate, nella regione, 59 rapine di tale tipologia, il numero è sceso a 52 nel 2014 e a 49 nel 2015, nel 2016 invece le rapine sono state 45 fino a scendere a soli 28 episodi nell’ultimo anno relativamente al quale ISTAT fornisce tali statistiche, il 2017.
Per reati di questo tipo è davvero poco verosimile immaginare che esistano dei casi non denunciati, dunque degli episodi che sono sfuggiti a tali statistiche, di conseguenza si può esser certi del fatto che i numeri presentati da ISTAT corrispondano perfettamente alla realtà.
La riduzione del numero di filiali
Sicuramente il fatto che questa tipologia di reato di indiscussa gravità stia calando è da considerarsi un qualcosa di positivo, ma con ogni probabilità alla base di questo trend vi è un fattore non trascurabile che riguarda l’organizzazione degli istituti bancari.
Sempre più spesso, infatti, le banche stanno scegliendo di ridimensionare il numero delle loro filiali potenziando al massimo i loro servizi online, e questo non può che influire sul numero di rapine.
D’altronde è ormai sulla bocca di tutti il fatto che utilizzando il web, dunque facendo riferimento al cosiddetto Internet Banking, si possano eseguire tantissime operazioni per le quali in un passato non lontano era indispensabile recarsi allo sportello.
Le banche, dunque, fanno sempre più rima con Internet, e non è affatto da escludere la possibilità che gli istituti bancari possano, in un futuro non lontano, operare esclusivamente in tale modalità, accantonando le filiali in modo definitivo.
Anche gli investimenti “corrono” in rete
Anche gli investimenti finanziari, d’altronde, si compiono sempre più spesso online: i consumatori che intendono investire il loro denaro possono farlo comodamente da casa o interfacciandosi con il sito web ufficiale della propria banca, quindi usufruendo dei vari strumenti di investimento mesi a disposizione dall’istituto, oppure facendo riferimento a delle piattaforme “indipendenti”.
Tali piattaforme consentono a chiunque di poter compiere degli investimenti, e se da un lato questa è un’opportunità interessante, dall’altro implica la necessità di sottolineare il fatto che gli investimenti finanziari sono in tutti i casi rischiosi, dunque vanno sempre compiuti in modo oculato e proporzionato alle possibilità economiche di chi li esegue.
Per il medesimo motivo, ovviamente, non può che essere un buon consiglio quello di compiere i primi investimenti solo dopo essersi informati a dovere sulle peculiarità delle varie opportunità di investimento.
Su portali specializzati quali InvestInGoal, ad esempio, si possono individuare notizie preziose su leva finanziaria forex, trading, social trading e quant’altro può interessare chi investe in rete.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2018 - 16:21