E’ prevista per il 13 febbraio la sentenza che deciderà le sorti del professore di musica accusato di molestie sessuali nei confronti di alcuni alunni e per il quale il pm ha chiesto sei anni di reclusione. La vicenda venne alla luce lo scorso anno quando al professore furono dati gli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su minori: fino a quel momento i ragazzi commentavano tra loro quegli atti sessuali (palpeggiamenti) tra di loro e solo a scuola. Ma a far scoprire le presunte tendenze pedofile dell’insegnante di scuola media – quarantaquattr anni, residente ad Eboli e originario di un comune dell’Alto Sele – fu un sedicenne avvicinato dal professore mentre entrambi erano a bordo di un autobus che da Eboli li conduceva a Campagna. Dopo la denuncia di quell’alunno, ne sono giunte altre quattro. Il ragazzo non fu in grado di dire il nome dell’uomo che lo aveva molestato ma lo riconobbe in mezzo ad una serie di foto che gli vennero mostrate dai carabinieri. I militari scoprirono anche altre quattro presunte vittime (ex alunni di scuola media) che raccontarono quando il professore, durante una lezione, avvicinandosi al banco avrebbe appoggiato una mano sulla coscia fino a risalire ai genitali.
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