Pomigliano d’Arco. “Deposito incontrollato di rifiuti” è l’accusa mossa dalla Procura di Nola a carico di Antonio Di Maio, il padre del vicepremier e leader del Movimento 5 Stelle Luigi. Il tribunale ha aperto un fascicolo dopo quanto ritrovato nella tenuta di Mariglianella. Secchi, calcinacci, una carriola e dei bidoni con dei rifiuti. Materiale di risulta finito al centro di un faldone. Di Maio attende le prescrizioni dell’Arpac e non è da escludere che ci sarà una sanzione amministrativa da pagare. Nessun risvolto giudiziario sulla storia dei presunti abusi edilizi, l’unica accusa mossa nei confronti del padre del vicepremier è proprio sul ritrovamento dei rifiuti. Intanto, come riporta Il Mattino, agli inizi di dicembre, Luigi Di Maio insieme alla sorella e al padre si sono incontrati dal notaio per discutere della messa in liquidazione dell’ Ardima srl, la società di costruzione finita al centro dell’attenzione nelle ultime settimane dopo il racconto di alcuni operai che non lavoravano secondo le prescrizioni imposte dalla legge.
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