Giugliano. Potrebbe essere stato ucciso da un pirata delle strada il pregiudicato Antonio Maione di 59anni trovato morto ieri mattina sul ciglio della strada all’altezza di Varcaturo lungo la statale Domitiana. Ma potrebbe essere stata anche una messinscena di chi lo ha ucciso volontariamente e poi investito con l’auto e lasciato abbandonato nell’erba per simulare un incidente. Il cadavere del pregiudicato è stato trovato da un passante. Era morto da 48 ore almeno e nessuno si era accorto della sua assenza perché l’uomo dopo la separazione dalla moglie viveva da solo in una zona non distante dal luogo del ritrovamento del suo cadavere. Cosa ci facesse li e dove stava andando sarà l’inchiesta a cercare di stabilirlo. I carabinieri della stazione di Varcaturo guidati dal maresciallo Procolo Petrungaro e coordinati dal capitano Andrea Coratza della compagnia di Giugliano, che stanno conducendo le indagini, stanno analizzando il traffico telefonico dell’uomo e la messaggistica e le chat per capire se avesse appuntamento con qualcuno e con chi. Sono stati interrogati l’ex moglie, familiari e conoscenti per stabilire se Maione avesse litigato con qualcuno. L’autopsia potrà chiarire le cause della morte ma certamente non potrà stabilire perché è stato ucciso e da chi. Gli investigatori chiedono ad eventuali testimoni di farsi avanti anche perché lungo la strada non ci sono telecamere e quindi solo chi si è trovato sul posto al momento del probabile incidente può raccontare cosa è accaduto.
Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2018 - 07:34