Gragnano. Momenti di tensione ieri mattina nell’impianto di sollevamento delle acque della Soteco in via dei Miri a Gragnano. I dipendenti, che da mesi non percepiscono lo stipendio, hanno minacciato di lanciarsi dal tetto della struttura. L’impianto attualmente è di proprietà della Regione Campania ma gestito dalla Soteco che dall’anno prossimo passerà la gestione alla Gori. Palazzo Santa Lucia nonostante chieda operai specializzati per questo tipo di impiego, importantissimo perché serve un’utenza di oltre 500mila persone, non paga in tempo gli stipendia. Ad anticipare le mensilità prima la Soteco, rimettendoli di tasca propria in attesa dei pagamenti della Regione ma la regione non sta erogando più fondi.
“La Regione non paga la ditta da anni ormai – spiegano gli operai – in passato la Soteco ci ha sempre riconosciuto i mensili di tasca propria nonostante i ritardi di Palazzo Santa Lucia. Eppure noi siamo un impianto vitale per il funzionamento del sistema di depurazione dell’area. Serviamo un’utenza di 700mila residenti, siamo un presidio importantissimo ma nonostante ciò la Regione non paga”. Sul posto ieri anche i carabinieri, gli agenti della polizia municipale ed un’ambulanza del 118 dell’ospedale San Leonardo perché uno degli operai ha accusato un malore. Oltre ai vigili del fuoco della caserma di Castellammare anche i caschi rossi di Napoli che hanno allestito un gonfiabile per attutire un eventuale lancio degli operai.
Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2018 - 07:49