“Ho inviato una nota al direttore della Asl NAPOLI 1 per chiedere di organizzare un intervento drastico sull’ospedale San Giovanni Bosco – dichiara il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione sanita’ – che ha problemi strutturali notevoli e una serie di situazioni inaccettabili come la mancanza del Triage al pronto soccorso. Si tratta di una struttura vulnerabile in condizioni pre fatiscenti con possibilita’ di accesso da diversi punti. Il San Giovanni Bosco non ha mai avuto interventi di manutenzione straordinaria da quando e’ stato realizzato. Per realizzarli, qualora fosse necessario, bisognerebbe prevedere anche una chiusura programmata dei vari reparti dell’ospedale. Per quanto riguarda le formiche o altri insetti che da tempo assediano il San Giovanni Bosco e’ utile ricordare che nonostante diversi interventi di pulizia non e’ stato mai debellato il fenomeno. Infatti, anche durante il controllo di mercoledi’ dei Nas, nell’area chiusa per invasione di formiche e’ stata riscontrata la presenza di formiche, probabilmente dovuta al fatto che l’intervento non fosse stato incisivo”. “Inoltre l’ospedale – continua Borrelli – e’ al centro di un’area ad altissima densita’ criminale. Il parcheggio e’ stato nelle mani per anni della camorra e attualmente e’ gestito da un gruppo di abusivi tutti pregiudicati. Abbiamo chiesto al Questore un presidio fisso all’ingresso dell’ospedale senza alcun risultato fino ad oggi. Le aziende che gestivano bar e ristorante all’interno dell’ospedale furono sequestrate nel 2014 nell’ambito dell’operazione contro il clan Contini. Dopo un mio Question Time e’ emerso addirittura che sarebbero state morose per anni nei confronti della Asl e infatti recentemente sono state chiuse da un intervento dei Nas. Giova segnalare inoltre l’assurda proroga per le ditte di pulizia che operano da circa 15 anni senza nuove gare d’appalto”. “Infine va segnalato che il reparto di ortopedia e traumatologia del San Giovanni Bosco – conclude Borrelli – rischia il blocco totale per mancanza di mezzi e personale anche se, al momento, si opera ancora, in piena emergenza, usando letti operatori di altre strutture. Nonostante le ripetute richieste di acquisto di strumentazioni, quasi nessuna di queste e’ stata accolta e addirittura, durante alcuni periodi, sono mancate placche e viti in numero sufficiente per la cura delle fratture. Appare assurdo, inoltre, che per il biennio 2017-2018 sia stata prevista una spesa dai soli 115.000 euro, fondi incapienti per acquistare il letto operatorio di cui il reparto necessitava. L’acquisto del tavolo era affidato alla dirigente Asl Loredana Di Vico, poi arrestata per appalti truccati, che purtroppo ha tenuto a lungo ferma la pratica, impedendo di risolvere la criticita’. Al di la’ del caso specifico, fa riflettere che lo stanziamento per ortopedia e traumatologia sia stato molto inferiore ai quasi 600.000 euro destinati al reparto di oculistica, che non ha posti letto e non svolge attivita’ di pronto soccorso”.
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