stato firmato nella giornata di ieri da Cgil, Cisl, Uli, Ugl e Orsa un accordo in Anm in merito al servizio natalizio dei giorni del 25, la notte del 31 dicembre ed il 1 gennaio, un accordo che vede impegnate tutte le categorie della stessa azienda escludendo dallo stesso gli operatori di esercizio, gli stessi operatori che quotidianamente dimostrano senso di responsabilità ed attitudine al lavoro.
La Faisa Confail Campania non ha firmato questo accordo, dichiara la responsabile sindacale Simona Serretiello della Faisa Confail, ritenendolo discriminatorio e mortificante per gli operatori d”esercizio. Con una nota inviata a tutti gli organi di competenza la Faisa Confail ha minacciato di negare collaborazioni future all’azienda.
“In Ctp invece regna il silenzio, un silenzio preoccupante-dichiara Domenico Monaco, della segreteria regionale Faisa Confail Campania- visto che ormai sono 15 giorni che i bus sono fermi nei depositi, per la mancata manutenzione degli stessi perché le ditte hanno il contratto scaduto. Aspettiamo ancora dopo mesi questo famoso parere dell’avvocatura esterna in merito alle indicizzazioni e/o ricapitalizzazione, forse si aspetta l’avvocato che dia parere negativo visto che in precedenza sono stati dati pareri positivi da altri studi legali, oltre a quello già positivo della stessa avvocatura della città metropolitana.
Non si capisce – continua Monaco- come l’argomento di oggi possa essere focalizzato al rinnovo delle deleghe sindacali in vista del nuovo anno, trascurando il futuro dell’azienda che naviga ancora nell’eterna insicurezza e sulla continuità e garanzia dei livelli occupazionali, non capiamo come sia possibile promettere avanzamenti di carriera in una società che non ha nemmeno la garanzia certa delle retribuzioni future, ma cosa ancora più grave è come sia stato possibile una interruzione così drastica e improvvisa da parte della società partecipata che detiene il 40% delle azioni di Ctp ed oggi messa in liquidazione.
Le domande da farsi sono tante, ma una tra le tante è quella che ci porta a pensare che, cambiati gli scenari aziendali dove vede il sindaco De Magistris deciso e convinto nel voler salvare questa azienda e l’amministratore delegato che non molla di un centimetro stiano cambiando gli scenari politici di quelle persone che fino a pochi mesi fa erano parte integrante di questa azienda? Ci sono dirigenti strapagati messi ai vertici aziendali da amici degli amici, che, invece di dimostrare di avere gli attributi, continuano a stare in sordina mentre si rischia nuovamente di finire nel baratro.
Caro sindaco di Napoli- dice Monaco-le ricordo che ha fatto promesse ai lavoratori, garantendo continuità e soprattutto di ridare la dignità alle circa 750 unità compreso l’indotto che fanno parte di questa azienda storica. Basta con i proclami, si spera in un colpo risolutivo e definitivo da parte sua e metta in sicurezza queste famiglie – conclude Monaco e si ricordi che tra qualche giorno ci avviciniamo al Natale, e che sia Natale per tutti!”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2018 - 07:34