“Il MoVimento 5 Stelle non ce l’ha con la stampa ma con i suoi comportamenti che mortificano il fondamentale ruolo dei giornalisti, narratori della realtà”. Lo afferma Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, in un post con tanto di video, diffuso dal Blog delle Stelle in cui premette: “In uno Stato democratico la libertà di stampa é una delle manifestazioni fondamentali della libertà individuale. Oltre a consentire l’espressione del pensiero, permette ai cittadini di ‘controllare’ l’operato del potere attraverso il racconto dei fatti”. “Luigi Di Maio – ricorda Crimi – ha accolto con apprezzamento l’inchiesta giornalistica delle Iene sull’azienda di suo padre. Ha detto che se ci sono stati lavoratori in nero e’ giusto denunciarlo e prendere le distanze. Questo é il modo con cui si legittima il ruolo dei giornalisti. Quando invece la stampa scrive falsità, intenta fake news, racconta i fatti in modo distorto o li distorce per dimostrare le proprie tesi, mortifica il suo ruolo, mortifica il ruolo dei giornalisti che svolgono la loro professione con serietà. Perché fa un’altra cosa, rappresenta gli interessi di parte, a volte degli stessi editori. Si schiera con una parte politica contro un’altra. Fa campagna per delegittimare qualcuno”. “In Italia succede che il MoVimento 5 Stelle – prosegue Crimi – da quando é nato e’ oggetto di durissime campagne di delegittimazione. I giornali cartacei e online godono di una grande credibilità per la loro storia lunga e importante. E milioni di persone attingono da lì le informazioni basilari. Un loro titolo falso o offensivo provoca danni enormi al diritto dei cittadini ad essere informati correttamente. E’ una grande responsabilità”. Crimi quindi elenca: “Quando Libero titola con ‘Patata bollente’ parlando della sindaca Virginia Raggi, che servizio dà ai lettori? E’ stato condannato per questa schifezza. E Il Messaggero che titola ‘Di Maio a Raggi: Marra un servitore dello Stato’, lo ricordate? Ha scritto una grande bugia, ma letta da tantissima gente. E La Stampa che spara il titolo ‘Via le pensioni agli ebrei vittime delle leggi razziali’, offende noi, il Governo e tutti i lettori ignari”. “Abbiamo vinto le elezioni perché tantissimi italiani – sottolinea infine Crimi – non ne potevano più della vecchia politica e dei suoi fallimenti. E non permettiamo a nessuno di gettare fango sul nostro operato. Piuttosto, la stampa, i giornalisti, dimostrino di essere rigorosi e preparati a fare le pulci al potere e a chi guida il Paese. Questo è il suo compito e questo deve farlo sempre. E non solo con il MoVimento 5 Stelle”.
Articolo pubblicato il giorno 2 Dicembre 2018 - 11:37