Napoli prima in classifica per l’incidenza del contrabbando dei manufatti da tabacco: 24% a fronte di una media nazionale dell’8,8%. E’ quanto emerge dallo studio realizzato da Intellegit (rpt Intellegit), start-up dell’Universita’ di Trento, in collaborazione con British American Tobacco Italia, sul fenomeno dl contrabbando di sigarette a livello nazionale e in quelle ritenute le piazze “piu’ importanti” in Italia. Lo studio e’ stato presentato a Napoli, in occasione della sottoscrizione del protocollo tra Bat e Guardia di Finanza, con il quale la British American Tobacco Italia donera’ alle Fiamme gialle di Napoli 15 autovetture nel triennio 2019-2021. Contestualmente sono state consegnate le ultime 5 autovetture delle 20 previste dal precedente accordo per gli anni 2015-2018. L’obiettivo e’ contribuire a potenziare le attivita’ di prevenzione e contrasto di un fenomeno criminoso che, secondo le stime piu’ recenti, solo nel 2017 e’ costato all’Erario dello Stato italiano circa 1 miliardo di euro in mancati introiti tra accise e Iva, su scala nazionale. Differentemente da quanto avviene in piazze come Bari, Palermo e Milano, la vendita illegale di sigarette a Napoli si svolge generalmente alla luce del sole con banchetti e bancarelle istallati nelle vie dei mercati rionali facilmente rimovibili in caso di arrivo delle forze dell’ordine. Le principali zone di vendita di sigarette illecite sono quelle adiacenti al porto – dove transitano i maggiori flussi di carichi illegali – ma anche numerose aree del centro citta’ e della prima periferia. In particolare, gli hotspot della vendita si concentrano nella zona della stazione ferroviaria e nei quartieri Forcella, Bagnoli, Quartieri Spagnoli, Scampia, Secondigliano nonche’ nelle aree della zona est della citta’
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2018 - 14:27