Oggi la Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda a carico di Antonio Mastrillo, 57enne di Aversa, del fratello Benito Mastrillo, 41enne detenuto, e di Vincenzo Petrillo, 38enne di Aversa, ritenuti responsabili del reato di estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso e dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare il clan dei Casalesi.
Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile con la collaborazione del Commissariato di Polizia di Aversa, e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno accertato che gli arrestati, tra la fine dell’anno 2015 e l’inizio del 2016, costringevano alcuni imprenditori, nonché architetti ed ingegneri attivi in provincia di Caserta, a versare loro cospicue somme di denaro in relazione a lavori per la realizzazione di numerose unità immobiliari insistenti nell’agro aversano.
E, ancora, nei confronti di alcuni commercianti ponevano in essere richieste estorsive finalizzate a costringerli a versare loro imprecisate somme di danaro, sotto minaccia legata alla forza intimidatorie derivante dalla loro notoria appartenenza all’associazione camorristica denominata clan dei Casalesi. In particolare i fratelli Mastrillo commettevano i fatti nel periodo in cui erano sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.
A Benito Mastrillo il provvedimento è stato notificato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove lo stesso si trova detenuto, mentre Antonio Mastrillo, già ristretto agli arresti domiciliari, e Vincenzo Petrillo, al termine degli atti di rito, sono stati condotti presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
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