Castellammare.Le indagini per risalire agli autori dello striscione anti pentiti sono già ad una svolta. Sono stati infatti già identificati i cinque ragazzi del “Bronx” che l’altra notte si sono arrampicati sulla piramide di legno al centro del quartiere Savorito dove hanno appeso un manichino impiccato e lo striscione con la scritta: “Così devono morire i pentiti: abbruciati”. Una sfida allo Stato senza precedenti. L’indagine coordinata dal pm Giuseppe Cimmarotta della Dda di Napoli, (lo stesso che ha condotto l’inchiesta che ha portato all’arresto dell’imprenditore Adolfo Greco e ai vertici del clan D’Alessandro, Afeltra-Di Martino e Cesarano) è stata affidata ai carabinieri stabiesi. I militari hanno controllato frame dopo frame i filmati delle telecamere del servizio di video sorveglianza pubblico che ci sono in zona. Anche se era buio le luci del quartiere hanno aiutato gli investigatori ad identificare i cinque. Ci sono stati anche dei privati cittadini che hanno consegnato alle forze dell’ordine i filmati fatti con i propri smartphone. Per i cinque ‘arrampicatori’ è in arrivo la denuncia. Quella del “Bronx” è una zona sotto il controllo del gruppo di Salvatore Imparato detto o’ paglialone
, uscito due anni fa dal carcere do una lunga detenzione per traffico di droga considerato un alleato dei D’Alessandro ma in buoni rapporti anche con i Cesarano, anche se non ha alcuna condanna per camorra. Imparato è il personaggio che due anni fa era entrato nella stanza dell’allora sindaco di Castellammare, Antonio Pannullo e aveva chiesto la gestione di un’area per farne un parcheggio. Il sindaco quando capì chi si trovava di fronte chiuse subito la discussione e poco dopo andò a denunciare l’accaduto. Poi gli eventi e tutta una serie di decisioni contro la Cirio ne determinarono la caduta (ma questa storia è contenuta in un’altra inchiesta parallela a quella che la scorsa settimana ha portato in carcere il noto imprenditore stabiese Adolfo Greco e il vertice dei clan D’Alessandro, Cserano e Afeltra-Di martino dei Monti Lattari). La sfida allo Stato con lo striscione e il manichino impiccato è stata già raccolta e rispedita al mittente con la celerità delle indagini e l’indignazione della Castellammare onesta e non omertosa. L’individuazione dei cinque e la loro denuncia sono il segnale della presenza dello Stato in una città difficile ritornata agli onori della cronaca nazionale per fatti di camorra.La presentazione del libro "Per-dono" di Gianpaola Costabile si terrà domani, sabato 23 novembre, a… Leggi tutto
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