Il tecnico della Juve Stabia, Fabio Caserta analizza così la vittoria dei suoi ragazzi:” Il calcio di rigore dopo 5 minuti agevola sicuramente, però poi dovevamo essere più cattivi. Avevamo speso tanto a Trapani, ma alla fine si può dire che non abbiamo rischiato quasi nulla, abbiamo fatto una buona gara. L’unica cosa è che si poteva evitare di rimanere in dieci. Non abbiamo avuto cali di tensione e abbiamo fatto un’ottima prestazione. Siamo un collettivo che ha tanta voglia di lavorare e di fare un campionato importante, sono contento di quello che stanno facendo tutti, non è assolutamente facile. Sono sicuro che non abbasseranno la concentrazione, ci saranno ancora tante insidie. Noi non guardiamo la classifica e non è corretto parlare del calciomercato, io sono felicissimo di questa rosa e non ho bisogno di nessun altro calciatore, anche se può succedere di tutto. I calciatori importanti ce li abbiamo noi. Viola non ha giocato le ultime due ma si è fatto trovare pronto oggi. Questo è lo spirito giusto. I ragazzi devono andare d’accordo soprattutto tra di loro ed accettare le decisioni del mister. Questa squadra è composta da 27 giocatori uno più bravo dell’altro. Non ci voleva il secondo giallo di Allievi, forse era evitabile, non stavamo soffrendo, ma capita, forse è stata la troppa foga. Chi lo sostituirà farà sicuramente la sua parte. Dobbiamo continuare a lavorare pensando solo a noi stessi, il nostro destino dipende solo da quello che facciamo, non dagli altri. Sono fortunato ad essere l’allenatore di questo gruppo. Melara è un caprone (ride ndr) perché neanche lui sa quanto è forte. Lui strutturalmente non c’entra nulla con questa categoria, ma può fare molto di più, soprattutto come continuità, glielo dico perché so che può farlo. A livello fisico può correre senza fermarsi dal primo all’ultimo minuto, se riesce a capire le sue potenzialità può giocare tranquillamente anche in Serie B. Deve modificare queste pause che ha. Ho un buonissimo rapporto con tutti i giocatori che accettano sempre le mie scelte”.
Ivano Cotticelli
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2018 - 17:24