Lo definisce un rapporto di “interlocuzione politica”. Nicola Schiavone fa il nome di politici a livello nazionale con cui il clan concordava i candidati da presentare alle elezioni, prevalentemente amministrative. Dei rapporti tra la politica ed il clan dei Casalesi, Schiavone parla in verbale dello scorso mese di novembre. Per interlocuzione politica Schiavone intende “per un verso, l’appoggio elettorale, per altro verso la realizzazione delle sinergie attraverso le quali venivano scelti i candidati, prevalentemente sindaci ma non solo”, sinergie che “avevano come protagonisti il centrodestra ed il clan dei Casalesi”.
E c’erano, ovviamente, dei referenti con cui il clan si interfacciava. “Gli interlocutori erano in maniera prevalente Nicola Cosentino” ma anche, sia pure in misura ridotta rispetto a Nicola ‘o Merican, un altro esponente della politica nazionale il cui nome, fatto da Schiavone, ora è al vaglio degli inquirenti. Ma non solo il centrodestra. Il clan le elezioni, di fatto, non le perdeva mai puntando su più schieramenti. E così “anche con il centrosinistra abbiamo avuto nel tempo un rapporto simile – dice ancora Schiavone – ed il nostro interlocutore ‘politico’ era Nicola Ferraro” dell’Udeur.
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