Napoli. Era considerato l’erede dei boss della camorra dei quartieri di Napoli di Scampia e Secondigliano, ma a venti anni decise di ritagliarsi piu’ spazio e dichiaro’ guerra al clan Di Lauro a cui si era legato e cosi’ sanci’ l’alleanza tra gli Amato-Pagano e la Vanella Grassi. Il gup Emila Di Palma ha condannato all’ergastolo Mariano Riccio per aver ordinanto la morte di Pasquale Malavita, ucciso il primo ottobre del 2010 a Giugliano. Carcere a vita anche per Fabio Magnetti, a capo dei cosiddetti ‘Girati’, per Alessandro Grazioso, considerato il killer, e trent’anni per Umberto De Vitale. Queste sono state le pene che il pm della Dda Maurizio De Marco aveva chiesto al giudice per le udienze preliminari. Gia’ due mesi fa aveva firmato il decreto di giudizio immediato dopo aver raccolto decine di dichiarazioni di collaboratori tutte convergenti tra le quali quelle di Rosario Guarino detto Joe banana, uno dei capi della Vanella Grassi, poi passato dalla parte delle Stato.
Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2018 - 21:00 / di Cronache della Campania