Salerno. C’è un’indagine di carabinieri e digos sull’aggressione alle due studentesse del liceo Alfano I di Salerno avvenuta sabato scorso, da parte di alcuni giovani esponenti dell’estrema destra. Stamane, le forze dell’ordine si sono recate al liceo. A riferire dell’indagine una professoressa della scuola che ha detto “le due ragazzine sono spaventatissime. C’è una indagine in corso”. Entrambe 17enni, le ragazze domani parteciperanno ad un’assemblea straordinaria alle ore 10.30 con i rappresentanti di classe e di istituto, alla quale prenderanno parte il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e una delegazione del Consiglio comunale. Proprio il primo cittadino, oggi, a margine di una manifestazione, ha voluto testimoniare la sua “solidarietà alle due studentesse. La violenza – ha detto – produce violenza. Si può combattere con la cultura, lo studio, la tolleranza e l’intelligenza”. Una delle due, Anna, ha raccontato quegli attimi concitati. “Vogliamo – ha spiegato – denunciare quanto accaduto. La forza ce la danno i nostri genitori e i nostri compagni e amici. Non potevamo accettare che quelle persone venissero a manifestare le proprie idee xenofobe e razziste dinanzi la nostra scuola da sempre animata dai principi della tolleranza e dell’accoglienza. Contiamo di organizzare una manifestazione con le altre scuole per manifestare il nostro no fermo e deciso contro ogni forma di razzismo”. Questa mattina, insieme all’Unione degli studenti Salerno, era presente anche una delegazione di Potere al Popolo al presidio di solidarietà per Roberta e Anna. “Contrasteremo – ha detto Davide Trezza di Pap Salerno – ogni forma di odio e rilanceremo nei prossimi giorni la mobilitazione per il diritto a vivere in una città libera solidale e democratica. La scuola dovrebbe essere presidio di cultura democratica sul territorio, ma abbiamo dovuto nostro malgrado constatare che di fronte ad un episodio gravissimo, il dirigente dell’istituto piuttosto che tutelare gli studenti consentendo l’assemblea straordinaria, questa mattina ha preferito negarne il diritto prestando il fianco alle intimidazioni e alla prevaricazione violenta di tipo fascista e razzista. La scuola deve essere luogo di accoglienza, libertà e uguaglianza”.
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