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Acquisti in rete di droga dalla Spagna e pagamenti in Bitcoin: 6 arresti

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Cinque italiani ed uno straniero sono stati arrestati nel corso di un’operazione della polizia di Trento contro l’importazione di droga dalla Spagna. Sequestrati oltre 20 chili di stupefacente. L’indagine e’ nata da un sequestro effettuato l’8 agosto 2017, all’aeroporto tedesco di Francoforte, di una busta con 20 grammi di cocaina destinata ad un cittadino italiano. La DCSA, nell’occasione, ipotizzo’ che l’acquisto dello stupefacente potesse essere avvenuto attraverso la rete darknet. Un anno dopo nel corso di una perquisizione domiciliare nei confronti della persona fermata a Francoforte, vennero sequestrati altri 50 grammi di cocaina e circa 500 di marijuana, motivo per il quale l’uomo venne arrestato. Nel corso dei primi riscontri emerse che nel traffico di sostanze stupefacenti erano coinvolte altre persone e che, in occasione del sequestro dell’8 agosto del 2017, lo stupefacente era stato acquistato attraverso un sito web ed era stato pagato per mezzo di ricariche poste pay convertite in moneta Bitcoin, prelevate dal suo portafoglio elettronico. L’inchiesta si e’ quindi allargata portando all’individuazione di altre persone coinvolte nel traffico ed in particolare di una serie di elementi da cui emergevano importanti trasferimenti di droga dalla Spagna fino a che, nel settembre scorso, venne fermato un camion proveniente dalla Spagna con a bordo 18 chili di hashish. Nell’occasione vennero arrestate tre persone. Nei giorni successivi, l’analisi dei telefoni sequestrati, acclaro’ una diretta conoscenza fra tutti gli indagati ed il loro pieno coinvolgimento nella programmazione ed importazione dello stupefacente dalla Spagna; il rapporto d’affari instaurato fra cittadini italiani con i fornitori spagnoli e le trasferte effettuate in Spagna. Da qui l’emissione di 5 nuovi ordini di arresto: 3 in carcere e 2 ai domiciliari.


Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2018 - 08:03

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