“A seguito delle notizie allarmanti diffuse dai social media e da organi di stampa locali, ho deciso di presentare una interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro dell’Ambiente Costa ed al Ministro della Salute Grillo affinché il Governo faccia chiarezza su quanto starebbe accadendo a Benevento, dove la salute dei cittadini va tutelata e salvaguardata senza alcuna ombra circa la potabilità dell’acqua erogata in città e provincia!” spiega la Portavoce M5S Angela Ianaro che segue con apprensione l’evolversi della vicenda, cercando di acquisire gli elementi utili per capire cosa causerebbe la presenza degli inquinanti. “Ho letto che l’Arpac avrebbe confermato che sono state trovate più volte tracce di tetracloroetilene nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni, i quali alimentano il rione Ferrovia, il rione Libertà e il centro storico, aggiungendo pure che l’acqua è sicura, ma senza indicare tuttavia quale sia il parametro di riferimento utilizzato, un dato invece fondamentale” dice la parlamentare sannita che aggiunge “analizzando i dati contenuti nella relazione dell’Arpac, pubblicata a febbraio 2018, relativa ai valori di sostanze inquinanti riscontrati negli ultimi 12 anni, risulta che il valore soglia di 1,1 microgrammi per litro per verificare l’entità effettiva della situazione di inquinamento, in cui versa il sistema idrico, è stato superato per almeno 20 volte in periodi che, però, non sono indicati, la presenza di tetracloroetilene è stata accertata, ma non è stata verificata la provenienza del pericoloso inquinante, che raggiungerebbe anche la falda posta a 100 metri di profondità. Per questo motivo ho ritenuto necessario richiedere all’Esecutivo notizie ufficiali attivando il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente e promuovendo un monitoraggio capillare dello stato di inquinamento esistente, con particolare riguardo alla natura e alla misura delle sostanze inquinanti. Bere acqua è vitale ed è il gesto più naturale e spontaneo del mondo ed i cittadini devono farlo in assoluta sicurezza, specialmente donne in attesa, anziani e bimbi” conclude Ianaro.
Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2018 - 15:17