23 anni di carcere per l’uccisione della compagna della sua ex fidanzata. Nel corso di una lite la donna fu accoltellata all’addome. Uccise l’amica della ex e ferì gravemente un altro conoscente della donna alle spalle della stazione ferroviaria di Villa Literno. Per questo motivo è stato condannato Chkwudi Mgbemena, nigeriano di 40 anni, accusato dell’omicidio di Binta Sani e del tentato omicidio di Danlami Mahama, oltre che di lesioni nei confronti della sua ex compagna Ekata Azenabor.
Stamattina i giudici della Prima Sezione della Corte D’Assise di Napoli hanno condannato a 23 anni il 40enne, escludendo l’aggravante dei futili motivi e concedendo le circostanze attenuanti ritenendole equivalenti rispetto all’aggravante della presenza di un minore, un bambino di 6 anni, ai fatti.
I fatti di cui al processo si sono verificati a Villa Literno nel maggio del 2017 quando Mgbemena intercettò con la propria auto quella sulla quale viaggiava la sua ex compagna che aveva troncato la relazione per la gelosia dell’uomo. Ne nacque una lite anche con le persone che viaggiavano con la donna nel corso del quale Sani, che aveva 45 anni, venne ferita con un’arma bianca all’addome. La donna morì pochi giorni dopo alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Nel corso della colluttazione venne ferito ad un polmone anche un altro degli occupanti della vettura su cui viaggiava la vittima.
Gustavo Gentile
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