Persistono i problemi nell’azienda CTP, proclami e promesse che non hanno ancora nessun riscontro. Oggi l’unica certezza che grava sulla vita di ogni lavoratrice e lavoratore, e delle proprie famiglie, è la scadenza, quella del fitto o del mutuo, quella della luce, del gas, le spese quotidiane da affrontare, uscite forzate a fronte di nessuna entrata per la mancanza di stipendi e buoni pasto.
Il Segretario Generale della Faisa Confail Campania Domenico De Sena ritiene che quello che sta succedendo in CTP è una vera e propria catastrofe sia per la cittadinanza appiedata da mesi che per i dipendenti, con il solito “scaricabarili” tra le Istituzioni che mettono in pericolo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori.
“Purtroppo, quello che sta accadendo in CTP sono scene già viste, una pellicola riavvolta e pronta nuovamente per essere guardata, se prima con EAV Bus, poi fallita, oggi con CTP. Colpevole la pessima gestione aziendale che si è succeduta negli anni e che ancora oggi non ha prodotto un serio piano industriale ma anche il lassismo e l’incompetenza dei responsabili della Città Metropolitana di Napoli. Nell’immediato bisogna mettere l’azienda in sicurezza con un’iniezione di risorse economiche a fronte di un piano industriale convincente, acquistare nuovi vettori e cambiare il management aziendale che ha fallito la mission! Come Organizzazione Sindacale ci siamo attivati con proteste, incontri, verbali, sit-in; un nostro responsabile sindacale della Segreteria, Domenico Monaco, ha seguito ogni passo della vertenza e sta, insieme ai lavoratori, continuando a lottare per il salvataggio CTP”. A poco quindi stanno servendo i continui sacrifici dei circa 750 lavoratori di Ctp e indotto, quando dall’altra parte ci ritroviamo una politica menzoniera.
“Era quello che abbiamo sempre sospettato-dichiara Domenico Monaco della segreteria regionale Faisa Confail Campania- ma dopo l’ennesima presa in giro da parte del sindaco di Napoli ma soprattutto dal direttore generale di città metropolitana Pino Cozzolino, che con aria di superiorità e spavalderia aveva dichiarato al tavolo di concertazione qualche giorno fa la volontà ma soprattutto là responsabilità di firmare un documento che avrebbe permesso ai lavoratori di percepire gli arretrati di stipendio e buoni pasto.
Ma sembra proprio che questa volontà non ci sia, anzi, con uno scatto repentino cerca di defilarsi e non mantenere quanto detto e confermato avanti alla presenza del sindaco De Magistris e tutti i più alti personaggi istituzionali del comune di Napoli e di città Metropolitana. Questa vicenda sembra non avere mai fine – continua Monaco- quando tutto apparentemente sembra prendere la strada giusta, nasce un pretesto per fare 3 passi indietro, alimentando la tensione tra i lavoratori e continuando a creare malumori tra i cittadini che si servono del servizio pubblico.
Con le condotte del gas ancora chiuse, in quanto si aspettano questi soldi con ansia almeno per risolvere la vicenda Eni e con questa ennesima messa in scena del direttore generale sulla promessa della risoluzione del problema, la situazione sembra precipitare. Dovranno assumersi le responsabilità del disagio che continuano a creare ai lavoratori ed ai cittadini.
Chiederemo ufficialmente le dimissioni del direttore generale-conclude – Monaco, che, forse incappa volutamente in errori dovuti all’inesperienza o sarà forse incompetenza?
Resteremo attenti al prosieguo di questa vicenda, sperando di essere smentito in tempi brevi”.
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