Napoli. Si è chiuso con una condanna e cinque patteggiamenti il processo “Listopoli” a Napoli nato dalla denuncia di alcuni cittadini candidati a loro insaputa della lista civica “Napoli Vale” a sostegno di Valeria Valente come candidata sindaco del Pd. Renato Vardaro, l’unico che aveva scelto il giudizio con il rito abbreviato, è stato condannato a dieci mesi (pena sospesa), oltre al riconoscimento di un’ammenda di 1200 euro per ciascuna parte civile. hanno patteggiato invece gli altri imputati: Gennaro Mola, compagno di Valeria Valente, è stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa). Difeso dal penalista Bruno Von Arx, Mola ha sempre respinto l’accusa di brogli finalizzati a favorire la Valente, limitandosi a ricostruire le ore frenetiche precedenti alla consegna delle liste in prefettura. L’ex consigliere comunale Antonio Borriello (difeso dai penalisti Mario e Luigi Tuccillo) e per Aniello Esposito (difeso dall’avvocato Ugo Raia), sono stati invece condannati a sei mesi di reclusione (anche in questo caso pena sospesa). Lo scorso febbraio, aveva patteggiato a sei mesi anche il consigliere comunale Salvatore Madonna, vale a dire il primo a finire nel registro degli indagati, ma anche il primo a fornire chiarimenti sul modo in cui vennero allestite le liste nel comitato elettorale della Valente.
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