Quattro persone con legami con camorra e ‘ndrangheta sono state arrestate nelle province di Roma, Varese e Viterbo, nell’ambito dell’operazione ‘Ichnos’, iniziata a settembre 2017 in Sardegna. Sono accusati di associazione per delinquere, finalizzata al traffico di droga Vincenzo Polito, romano di 47 anni, disoccupato e detenuto in carcere a Rebibbia, legato alla ‘ndrangheta, e Ismail Rebeshi, 35 anni, originario dell’Albania, ma residente a Viterbo, con legami alla criminalita’ albanese. Agli arresti domiciliari sono finiti Massimo Leoni, 42enne, disoccupato, originario di Castellanza in provincia di Varese ma residente a Mozzate in provincia di Como, e Giuseppe Tinenzo, 40 anni, artigiano, originario di Torre Annunziata, ma residente a Gallarate. Questi ultimi due, secondo i carabinieri della compagnia di Carbonia, sarebbero legati a clan camorristici. Un quinto uomo, sempre con contatti con la camorra, di cui non sono state fornite le generalita’ e per cui e’ stata emessa un ordinanza di custodia cautelare in carcere, per ora non e’ stato rintracciato perche’ si trova all’estero. I quattro arrestati sono ritenuti i fornitori extraregionali dell’associazione sarda capeggiata da Sandro Arzu e Alessandro Ghisu, che erano stati arrestati nel febbraio scorso, insieme ad altre tredici persone, sempre nell’ambito dell’operazione ‘Ichnos’. I traffici di droga si svolgevano tra la Lombardia, il Lazio e la Sardegna. Gli inquirenti hanno appurato che gli arrestati avevano contatti anche con fornitori di stupefacenti in Colombia e Albania. Tra settembre e novembre, in questa operazione, i militari hanno sequestrato una pistola a tamburo, di fabbricazione belga, detenuta illegalmente con le relative munizioni, e recuperato quasi 15 chili di cocaina e 1,5 chili di eroina, tra sequestri avvenuti a Olbia, Lanusei e Macomer. Per oltre un anno, a partire da settembre 2017, erano riusciti a far arrivare in Sardegna 85 chili di droga tra eroina e cocaina. Ma a febbraio del 2018 i carabinieri avevano gia’ assestato un duro colpo all’organizzazione criminale con l’arresto di 15 persone, tra cui i due capi, Sandro Arzu ed Alessandro Ghisu. Oggi il cerchio si e’ chiuso con l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei fornitori di droga.
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