Torre del Greco. A tre mesi dal crollo del Ponte Morandi la città di Torre del Greco ricorda le sue giovani vittime. Nella serata di ieri l’intera città è scesa in strada per una fiaccolata per Matteo Bertonati, Gerardo Esposito, Antonio Stanzione e Giovanni Battiloro, i quattro amici tra i 27 e i 30 anni rimasti uccisi insieme alle 43 persone dal crollo del viadotto. Intanto è in corso nel cimitero comunale la realizzazione di un monumento funebre. La riproduzione di una porzione del viadotto con la scritta “Il ponte crollava ed era striato di sangue, ti ho sentito che mi chiamavi, ma tu sei scomparso nella polvere”. Presenti alla manifestazione tantissime persone, autorità civili e militari, amici e familiari.
“Vogliamo capire cos’è accaduto ai nostri ragazzi. La politica sapeva tutto e non ha fatto niente, non dimenticheremo mai anche se vogliono il contrario – dice dal palco Vincenzo Accardo, portavoce de “marittimi per il futuro”. E’ una tragedia politica, la politica e la magistratura ci stiano accanto, il nostro grido è la disperazione di tutta Italia. È vergognoso che tre mesi dopo ancora non si sappia cos’è successo ed il grido d’aiuto dei familiari è rimasto inascoltato”. “Emergono già i primi profili di negligenza sul fronte della manutenzione del viadotto che non è mai stata fatta – dice l’avvocato delle famiglie delle vittime Antonio Cirillo – La Procura sta lavorando molto seriamente, abbiamo molta fiducia. All’inizio di dicembre verranno consegnate le perizie e ci sarà anche la nostra. Puntiamo a dimostrare che c’è stata colpa e imperizia dietro il cedimento del ponte; poi sarà la volta dell’incidente probatorio”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Novembre 2018 - 08:09