Il piano per la Terra di Fuochi sottoscritto dal governo a Caserta non convince il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone. “Il problema e’ l’attuazione di quanto deciso ieri – afferma intervenendo al programma Agora’ su Rai3 – ben vengano i rafforzamenti dei presidi intorno agli impianti, ma io temo che non saranno sufficienti per l’individuazione dei soggetti che hanno fatto i fuochi e continuano a farli e che sversano abusivamente. Abbiamo bisogno di un monitoraggio del territorio continuo”. Secondo Cantone “le intenzioni sono buone, ma c’e’ un tema che non e’ oggetto del protocollo: dove finiscono i nostri rifiuti? Possiamo avere l’idea che i nostri rifiuti campani non debbano essere smaltiti? A me i termovalorizzatori non piacciono, se potessi ne farei a meno, pero’ bisogna trovare una soluzione. Credo che l’impianto di Acerra – sottolinea il presidente dell’Anac – non abbia creato nessun problema, ne’ dal punto di vista ambientale ne’ tantomeno delle infiltrazioni della criminalita’. Potrebbe essere una soluzione, come estrema ratio – conclude Cantone – ma chi dice di no deve individuare soluzioni alternative reali”, perche’ puntare tutto sull’aumento della raccolta differenziata, come afferma il vicepremier Di Maio, “non credo possa essere la soluzione dei problemi”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Novembre 2018 - 10:53