La splendida cappella Palatina gremita di gente per partecipare al racconto del grande regista che ha voluto svelare molte curiosità sulla sua vita e sul suo cinema. Una passione per il cinema molto forte quella di Ozpetek che da poco ha terminato di scrivere la sceneggiatura del suo prossimo filmmentre proprio in questo periodo è a Napoli per la regia di Madama Butterfly alteatro San Carlo.
Passione iniziata ad Istanbul quando dopo aver visto unospettacolo dedicato a Cleopatra si innamorò del teatro. Dai 17 anni il registaha poi coltivato l’amore per il cinema a Roma a partire dai corsinell’Accademia Silvio D’Amico fino alle lezioni dell’università La Sapienzaquando si dedicava anche ad intervistare i migliori registi italiani con lasperanza di essere scelto come aiuto regista. Ozpetek ha subito ricordato l’emozione di aver lavorato per il grandeMassimo Troisi, un artista eccezionale oltre che una persona molto particolare. Naturalmente senza mai dimenticare, per tutto il corso della serata, Vittorio De Sica: “un genio assoluto”, uno dei massimi registi italiani che Ozpetek ha voluto onorare anche attraverso la visione di alcuni suoi film. Un grande punto di riferimento per Ozpetek che fino al successo del film “Le fate ignoranti” non riusciva a pensarsi come regista: “Dire che ero regista mi sembrava una cosa presuntuosa”.
Ozpetek ha poi rivelato come durante l’elaborazione dei suoi film abbia sempre molti dubbi e come di frequente cambi le varie cose che aveva già immaginato laddove: “la cosa scritta muore sulla carta”, mentre è fondamentale che la vita entri nel set. Una libertà necessaria nel cinema comespiegato anche dall’attrice Anna Bonaiuto che, a sorpresa, ha preso parteall’evento elogiando il cinema di Ozpetek: “Questo sentirsi liberi di cambiareè molto umano, questo porta vita al cinema”. L’attrice, che ha recitato in“Napoli velata”, ha poi spiegato perché il pubblico ama da sempre il cinema di Ozpetek: “il pubblico sente che lui li ama. Ferzan pensa al pubblico, ma non abbassa la qualità di quello che lui sta facendo per compiacere. Si sente quando c’è l’amore sincero per il pubblico e non lo si vuole ingannare. Ferzan ha un’adorazione per gli attori durante le riprese. Ci si sente amati sul set”. Adorazione che nasce fin dai primi provini che Ozpetek svolge come semplici chiacchierate attraverso le quali gli attori si sentono liberi di raccontarsi: “L’innamoramento con gli attori in me è molto forte, mi lascio sempre guidare dal sesto senso”. E oltre alla storia dei film e alla recitazione Ozpetek ha un grande amore anche per i personaggi dei film che non vengono mai giudicati e che vivono sempre situazioni incredibili e fuori dal comune.
“Per me il più grande premio è quando lo spettatore si è emozionato guardando il mio film”, ha detto poi il regista entusiasta del clamore del pubblico casertano. Anche durante la conferenza stampa, preceduta all’evento, il regista ha parlato di molte cose interessanti e ha sottolineato come sia sicuramente necessaria una grande passione per il cinema per chi ha intenzione di avvicinarsi a questo mondo, oltre ad incontri giusti, tanta voglia di fare e anche un po’ di fortuna. “Il cinema è la vita quindi insegna come affrontare la vita”.
Gustavo Gentile
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