I finanzieri di Napoli e Portici hanno ricostruito un “sistematico occultamento” di ricavi posto in essere da alcune ditte di revisione di auto. La scoperta è stata fatta al termine di approfondimenti eseguiti sul territorio attraverso accertamenti tributari e il riscontro di banche dati ed enti pubblici. A incastrare i centri è stato l’incrocio del dato derivante dal numero delle revisioni comunicate alla motorizzazione civile e la tariffa da applicare per ogni singolo servizio (che consiste in 66,88 euro su tutto il territorio nazionale). Confrontando i dati ricavati dalle dichiarazioni fiscali dei soggetti economici in questione, con il numero delle revisioni effettuate e con la ricchezza mobiliare e immobiliare detenuta, hanno ricostruito l’effettivo giro d’affari delle società controllate. Queste ultime ignare dei possibili rischi fiscali derivanti dalle comunicazioni obbligatorie agli uffici territoriali del ministero dei Trasporti, hanno sistematicamente dichiarato meno del 50% dei ricavi effettivamente conseguiti, occultando al fisco oltre 6 milioni di euro. L’operazione, denominata ‘Last check’ è stata portata a termine a seguito di una serie di controlli operati nel capoluogo partenopeo e in provincia.
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