Scafati. Due persone dovranno affrontare il processo con l’accusa di omicidio colposo per la morte del giovane operaio Gennaro Sorrentino avvenuta il 3 marzo del 2017 nella fabbrica “La tecnica del vetro” di via Domenico Catalano. Si tratta del responsabile per la sicurezza e il legale rappresentante dell’azienda. Secondo le accuse i due avrebbero peccato di imperizia, negligenza e imprudenza, mettendo l’operaio in una situazione di rischio, senza valutare i pericoli cui andava incontro nello svolgere la mansione. Gennaro Sorrentino morì per un grave trauma cranico da schiacciamento. Il giovane operaio aveva riportato anche gravi lesioni interne per lo schiacciamento dell’addome, ma il perito incaricato dalla procura di Nocera Inferiore ha accertato che a causare il decesso è stato il trauma cranico. Gennaro Sorrentino, addetto all’imballaggio delle lastre di vetro, avrebbe anche sbattuto la testa contro uno spigolo del piano di lavoro, dopo essere stato travolto dalla pesante lamina che gli è caduta addosso da un’altezza di un paio di metri. La lastra era stata poco prima trascinata da un apposito macchinario, tramite una pinza, sul banco lavoro quando, per una tragica fatalità, si è rovesciata, travolgendo il 32enne.
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