Militari appartenenti alle Stazioni Carabinieri Forestale di Roccamonfina e di Caserta sono intervenuti, rispettivamente, in comune di San Tammaro (CE) dietro richiesta di collaborazione da parte dell’Esercito Italiano del contingente “Terra dei Fuochi”, ed in comune di Maddaloni (CE) dietro richiesta di collaborazione da parte di volontari appartenenti all’Associazione O.I.P.A., al fine di reprimere situazioni illecite connesse alla cattura e detenzione di specie animali protette “cardellini”.
In particolare, in comune di San Tammaro, alla località “Maruzzella”, una persona è stata sorpresa mentre svolgeva attività illegale di cattura di cardellini (Carduelis carduelis) con l’ausilio di n. 3 esemplari di cardellini vivi usati come richiami, riposti in due gabbiette, ed una rete da uccellagione.
Mentre in comune di Maddaloni, nei pressi dell’Ospedale, due persone sono state fermate mentre trasportavano nel bagagliaio della loro autovettura una gabbia contenente cinque esemplari di cardellini vivi.
I due soggetti non sono stato in grado di giustificare la regolare provenienza di detti uccelli che erano, peraltro, erano privi degli anelli F.O.I. (Federazione Ornicoltori Italiani) alle zampe.
Gli esemplari di cardellini e le attrezzature sono state sottoposte a sequestro giudiziario mentre tutti e tre i soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per cattura e detenzione di specie protette. Il “cardellino” è, infatti, inserita tra le specie tutelate dalla convenzione di Berna sulla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa del 19.09.1979 (ratificata in Italia con la legge n. 503/1981), ed in quanto tale è specie protetta ai sensi dell’art. 2 della l57/1992.
Tutti gli esemplari di cardellini sequestrati si mostravano vitali e non presentavano evidenti segni di maltrattamento, e venivano, quindi, liberati in natura, così come previsto dall’art.28 della legge n. 157/1992.
Il commercio degli esemplari di cardellini è molto florido perché è una specie che è molto apprezzata per il suo canto melodioso. Una parte di detti esemplari prelevati in natura vengono avviati a traffici internazionali in quanto sono molto richiesti anche all’estero. Anche nel partenopeo c’è una tradizione legata alla detenzione di detti uccelli tra cui ci sono degli estimatori che sono disposti a sborsare anche migliaia di euro per i cd. esemplari “campioni”.
Gustavo gentile
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