“Il pericolo di infiltrazioni di imprese legate alle mafie negli appalti per i rifiuti c’e’ sempre. Una banca dati delle imprese che partecipano alle gare sarebbe necessaria e indispensabile per individuare quelle aziende”. Lo sostiene il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, raggiungendo la conferenza nazionale su Legalita’ e sicurezza organizzata dalla Regione Campania a Napoli. “Abbiamo un problema di emergenza rifiuti – prosegue de Raho – che sta determinando scelte che in passato si sono rivelate infauste. Ci sono gli strumenti di smaltimento diversi, la scelta spetta a chi sa quali possono essere gli effetti sul territorio”. E de Raho, rispetto all’emergenza dei roghi tossici in Campania, ritiene che si stia facendo abbastanza in materia di monitoraggio dei luoghi in cui i rifiuti sono accumulati. “Non si riesce a comprendere – puntualizza poi – se sia la camorra a procurare questi incendi per poi determinare un’emergenza produttiva di scelte al di fuori del circuito o se siano gli stessi soggetti, che detengono i rifiuti, che raggiungendo livelli di insopportabilita’ siano costretti a incendiarli. Le indagini se ne stanno occupando”.
“Ogni volta si crea un problema di emergenza rifiuti c’e’ un’omissione e un ritardo della politica. I soggetti che devono provvedere devono smetterla di arrivare a queste situazioni, la responsabilita’ e’ di chi deve provvedere e non lo fa”. Ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho a margine della conferenza e commentando le polemiche sulla proposta del ministro Salvini di nuovi termovalorizzatori in Campania, ha detto: “Una soluzione va trovata, abbiamo un problema di emergenza rifiuti ciclica che ha determinato scelte che purtroppo nelle stagioni passate si sono rivelate infauste, ci sono strumenti diversi usati in Paesi esteri come Svezia, Norvegia e vanno fatte scelte per evitare di portare fuori i rifiuti e pagare il doppio del prezzo che chiunque altro al mondo paga e continuare cosi’ a indebitarci. Dobbiamo pensare alla salute dei cittadini con soluzioni effettive e quali siano dovra’ stabilirlo chi sa quali possono essere gli effetti sul territorio degli impianti che bruciano i rifiuti”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2018 - 17:50