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Quindici anni dopo Nassiriya il Comune di Sarno intitola una strada al caporal maggiore Randino

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Sarno. Il Comune di Sarno dedica una strada al Caporal Maggiore Massimiliano Randino. La cerimonia stamane nel quindicesimo anniversario della strage di Nassiriya nella quale morirono militari italiani e civili. Alla cerimonia ha preso parte anche la deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani: “Animata dal rispetto istituzionale verso un eroe della città di Sarno e anche da profondi sentimenti di amicizia che mi legano alla famiglia, con profonda commozione e immenso orgoglio ho portato i saluti del ministro della difesa Elisabetta Trenta e di tutto il governo, nonché la vicinanza ai familiari di Massimiliano Randino, primo caporal maggiore, 183º Reggimento “Nembo” della “Folgore – ha detto la deputata del MoVimento 5 Stelle -. Con profondo senso civico e di partecipazione, ritengo sia fondamentale per un paese civile tenere sempre vivo il ricordo dei nostri Caduti. Un paese senza memoria, è un paese senza futuro. Per questo motivo tributare un ulteriore e doveroso omaggio ad un “Soldato che, nell’adempimento del proprio dovere, contribuirà sicuramente a tenere alto l’ideale di pace e di solidarietà tra i popoli”. “Già insignito nel dicembre del 2009 Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero, il Caporale Maggiore Capo Massimiliano Randino era un ragazzo coraggioso, un uomo fedele al giuramento prestato che aveva costantemente ispirato la propria azione al senso del dovere, allo spirito di sacrificio e al bene comune, rappresenta per tutta la nostra comunità nazionale un fulgido esempio di coraggio ed eroismo per tutti noi e soprattutto per i giovani – ha continuato la deputata M5S, Villani -. La comunità locale e nazionale non può e non deve dimenticare il sacrificio di un giovane morto mentre serviva l’Italia. L’intitolazione di una strada in sua memoria assume un significato simbolico: la via della dedizione e dell’assunzione delle proprie responsabilità. I nostri giovani militari impegnati in missioni di pace operano per la stabilità e la sicurezza del nostro Paese più di mille ministri e mille governanti e meritano onore e tanta gratitudine”.


Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2018 - 18:48


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