“Sabato sera non ero allo stadio ma ho detto ai miei dirigenti di chiedere all’arbitro di non fare iniziare la gara fino a quando non fosse stato tolto quello striscione, ma l’arbitro ha risposto che non poteva intervenire lui. Secondo me invece quello era vilipendio alla persona e non c’era bisogno che intervenisse un organo federale. Ne parlero’ in Lega”. Lo ha detto il presidente del Genoa Enrico Preziosi all’ ANSA spiegando tutta l’amarezza per lo striscione con cui gli si augurava la morte: “Mi si puo’ contestare ma non in quel modo, non si augura la morte a nessuno”. Sabato per tutta la gara con il Napoli nella Gradinata Nord e’ stato esposto lo striscione “Preziosi prima o poi anche tu morirai, il Genoa mai”. “Non ho fatto denunce perche’ non c’e’ stato bisogno – ha aggiunto Preziosi -. La Digos ha gia’ avviato una indagine. E’ sicuramente gente schedata si tratta solo di intervenire. E’ solo una parte della gradinata che fa casino e impedisce agli altri di dissentire perche’ hanno paura di prendere schiaffi”.
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