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Presunti abusi a casa Di Maio: gli atti in Procura

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I vigili urbani di Mariglianella hanno depositato alla Procura di Nola il fascicolo sui presunti abusi edilizi relativi a 4 manufatti, adibiti a deposito, trovati su un terreno di proprieta’ di Antonio Di Maio, padre di Luigi Di Maio e della zia del vicepremier. Lo ha detto il sindaco Felice Di Maiolo. “Ora si devono attendere i riscontri degli inquirenti”, ha commentato. Ieri i vigili hanno sequestrato il terreno sul quale sono stati trovati anche dei rifiuti, perlopiu’ scarti edili. Un fascicolo con due ipotesi di reato, abusi edilizi e violazioni in materia ambientale. Su questi aspetti la procura di Nola sta lavorando dopo la relazione spedita questa mattina in busta sigillata dai vigili urbani del comune di Mariglianella, alle porte di Napoli. Ieri pomeriggio la polizia locale ha sequestrato aree del terreno di proprieta’ al 50 % di Antonio Di Maio, padre del vicepremier Luigi, e di Giovanna Di Maio, sorella di Antonio. Nella relazione ci sono segnate tutte le misurazioni di quattro pertinenze legate a una vecchia masseria in disuso, usata dal padre del ministro al Lavoro come deposito per la sua ditta edile, la Ardima costruzioni. Le pertinenze sono risultate abusive, almeno nel confronto tra lo stato dei luoghi e i dati catastali presenti. Cosa succedera’ adesso? Ci sono diverse possibilita’. Innanzitutto la prima, che sanerebbe tutto, e’ che i tecnici di Antonio Di Maio, da lui nominati ieri e che hanno presenziato all’operazione di polizia giudiziaria nel casolare, presentino un’autorizzazione a edificare, dimostrando che quei manufatti potevano essere costruiti. Poi quella che contempla quei manufatti come abusivi, e da questa si puo’ arrivare all’abbattimento che la procura dovrebbe autorizzare e il comune di Mariglianella eseguire salvo poi rivalersi, per i costi, al padre di Luigi Di Maio. C’e’ poi la questione rifiuti. Sul terreno sono stati trovati rifiuti classificati come speciali che vanno smaltiti con procedure particolari. Si tratta di materiali di risulta, masserizie e vernici che comunque non dovevano essere in quel posto. In questo caso si puo’ avere una sanzione pecuniaria con l’obbligo di bonificare la zona. La procura a breve potrebbe emettere un provvedimento con il quale convalidera’ o meno il sequestro d’iniziativa fatto ieri mattina.  “Da una parte vedo un’oggettiva attenzione spasmodica per colpire Luigi Di Maio ma dall’altra credo che sia venuto il momento di dire che non abbiamo bisogno dei professori di onesta’ a chiacchiere. La trasparenza e’ sempre l’esercizio migliore per chi fa politica”. Con queste parole il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta la vicenda della famiglia Di Maio. Secondo il primo cittadino, “le colpe familiari non devono mai ricadere ma non bisogna nemmeno fare lezione di morale quando attorno si e’ circondati da cose che non vanno bene e se ci si fa promotori di una legge sul condono. Se si ricoprono incarichi importanti – ha aggiunto – si dovrebbe avere piu’ attenzione e si dovrebbe dire la verita’ fino in fondo e dirla prima che l’accertino i giornalisti”. L’ex pm ritiene che “la responsabilita’ penale e’ sicuramente personale, la morale e’ personale ma puo’ essere anche familiare soprattutto quando ci si presenta come il ‘depositario dell’onesta’. Chi fa politica – ha evidenziato – deve mettere in conto che ci possano essere accertamenti e verifiche. Staremo a vedere se Di Maio sara’ un uomo onesto in politica ma credo che lui adesso personalmente non abbia fatto nulla e va rispettato in quanto persona che sta cercando di fare politica anche cambiando. Non puo’ essere fermato per qualche errore fatto dai suoi familiari ma e’ bene fare esercizio di chiarezza”.


Articolo pubblicato il giorno 30 Novembre 2018 - 14:13

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