Sarà presentato martedì 6 novembre, alle ore 18.00 presso il Gran Caffè 900 di Santa Maria Capua Vetere, il libro Edito da Solfanelli, con la prefazione di Ariel Toaff, “Le radici ebraiche nel pensiero di Franz Kafka”, della giornalista e sociologa sammaritana Giovanna Canzano (da anni trapiantata a Roma, ma con milizia giovanile nelle redazioni di radio e tv casertane degli anni Settanta), studiosa di ebraismo, soprattutto della sua letteratura, con questo libro, ha voluto analizzare la ricerca dell’identità ebraica di Franz Kafka, attraverso lo scenario storico di quelli che sono gli avvenimenti culturali e politici. Il problema della memoria, delle origini, delle radici è eminentemente moderno, e la percezione di questa drammaticità è particolarmente acuta nell’intellighenzia ebraica europea, che nella perdita della memoria ha imparato a vedere il rischio più grave non solo per il popolo d’Israele, quanto per l’intera civiltà. Per il popolo ebraico l’identità, le radici e la memoria sono temi fondamentali della propria storia e rappresentano un nucleo di specificità nel seno di una data comunità nazionale. Con la modernizzazione — haskalah — e l’emancipazione gli ebrei ottengono il riconoscimento dell’uguaglianza, e con esso il pericolo della perdita della loro identità. Il caso Kafka nasce dall’intreccio di Sekuritaet e sradicatezza che caratterizza l’ebraismo borghese mitteleuropeo.
Articolo pubblicato il giorno 2 Novembre 2018 - 13:03