Pozzuoli

Pozzuoli, ancora senza nome il pirata della strada che ha investito l’anziana in estate

Condivid

Pozzuoli. Non ha ancora un volto e un nome il pirata della strada che il 5 luglio scorso ha investito Emilia Di Fraia. Possibile che nessuno abbia visto nulla alle tre del pomeriggio in pieno centro di una città popolosa come Pozzuoli? Che non si riesca a risalire neanche all’anonimo che ha allertato i soccorsi? Che nessuno abbia un rigurgito di coscienza? Sono le domande che da mesi tormentano la pensionata e i suoi familiari.
L’anziana, che ha 79 anni, stava percorrendo a piedi via Giorgio De Chirico, all’altezza del civico 26, sul marciapiede, quando è stata improvvisamente e violentemente travolta alle spalle da una vettura che l’ha scaraventa a terra, facendola volare in avanti e impattare al suolo con il volto e il costato.
L’automobilista, però, non si è fermato: l’anziana non ha fatto a tempo a rendersi conto di nulla, non riusciva neanche a muoversi, e, tutta dolorante a terra, ha potuto solo invocare aiuto, ma il suo investitore l’ha abbandonata al suo destino. La donna ha sentito soltanto il rumore dell’accelerata dell’auto pirata e la sgommata per allontanarsi a tutto gas: stesa com’era, faccia all’ingiù, non è riuscita a distinguere neanche il modello della macchina.
Per fortuna, poco dopo, è arrivata un’ambulanza del Suem di Santa Maria delle Grazie, ma anche chi ha chiamato i soccorsi è ignoto: la telefonata, infatti, era anonima, e il dubbio è che possa essersi trattato dello stesso pirata. I sanitari hanno immobilizzano l’anziana, l’hanno caricata in barella e trasportata all’ospedale cittadino per le cure del caso. Per fortuna se l’è cavata, ma ha riportato traumi e una prognosi pesanti, tanto più per una persona di una certa età: frattura del setto nasale e del bacino, frattura costale multipla, perdita di tre denti, botte ed ematomi in tutto il corpo. La settantanovenne è stata dimessa dall’ospedale ma ha avuto a lungo bisogno di assistenza continua, ci vorrà ancora molto tempo perché possa riprendersi e non tornerà più come prima.
La vittima e il figlio, dunque, per essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso la consulente personale Mila Tizzano, si sono affidati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini. E’ stato subito lanciato un appello alla ricerca di testimoni ed è stata presentata formale denuncia-querela contro ignoti presso la stazione dei carabinieri di Pozzuoli indirizzata alla Procura di Napoli in cui venivano esposti i fatti, chiedendo all’autorità giudiziaria di profondere ogni sforzo per rintracciare e perseguire il pirata, valutando anche l’opportunità di acquisire i tabulati telefonici per accertare l’identità di colui che aveva chiamato l’ambulanza inviando i soccorsi sul luogo dell’investimento.
Purtroppo, però, ogni tentativo si è rivelato vano. Nessun testimone si è mai fatto avanti e nella zona non sono presenti telecamere. Risultato, le indagini si sono arenate e il pirata rischia di farla franca e di non essere perseguito, come dovrebbe, per i reati di omissione di soccorso e lesioni stradali gravi. Non solo. Se non si riuscirà ad acquisire qualche elemento, l’anziana non sarà nemmeno risarcita per i gravi danni fisici e morali patiti. Come in tutti i casi in cui non è noto il veicolo che ha causato l’incidente, Studio 3A ha presentato domanda di risarcimento al Fondo di Garanzia Vittime della Strada, istituito proprio per intervenire e fornire tutele in questi casi, ma Generali, la compagnia di assicurazione mandataria del Fondo per la regione Campania, ha risposto picche. Motivo? “Non è stata fornita prova del fatto storico”. Non basta la parola della signora, non basta il referto del pronto soccorso e tutta la documentazione medica: il Fondo pretende dei testimoni “terzi”. Anche se sono passati più di quattro mesi, la signora Emilia e i suoi familiari non hanno ancora perso del tutto la speranza in un rigurgito di coscienza da parte di chi ha sicuramente visto. L’appello lanciato la scorsa estate resta sempre valido: chi avesse qualche informazione può contattare le forze dell’ordine o Studio 3A al numero verde 800090210.


Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2018 - 18:17

La Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
La Redazione

Ultime Notizie

Picchia la compagna e poi la lascia in strada: arrestato

Caserta. Un 22enne originario di Caserta è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 21:20

Carinola, sventato suicidio in carcere: detenuto tenta di impiccarsi

Carinola. È stato salvato in extremis da una fine tragica. Momenti drammatici questa mattina nel… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 20:46

Sette nuovi magistrati alla Procura nazionale antimafia: 2 sono napoletani

Sette nuovi sostituti procuratori entrano nella Procura nazionale antimafia (Dna), guidata da Giovanni Melillo. Il… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 20:36

Il Parlamento iraniano vuole modificare la legge che sanziona aggressivamente le donne che non indossano il velo

Come da titolo, il Parlamento iraniano ha manifestato l’intenzione di correggere il vituperato disegno di… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 20:20

Napoli unisce la città con il “Giocattolo Sospeso,” portando la magia del Natale nei quartieri più bisognosi

Il cuore di Napoli ha ancora una volta dimostrato la sua generosità. Grazie all'iniziativa "Giocattolo… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 20:03

Napoli, caccia ai botti illegali: anche la “bomba Sinner” sul mercato clandestino

L'ultimo sequestro è avvenuto lunedì, da parte della Polizia di Stato, con la denuncia ai… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 19:45