“Ponte comix and Fun”, la fiera fumettistica che ha voluto creare, nella splendida cornice dell’ex Tabacchificio Centola di Pontecagnano Faiano, un evento legato al mondo del fumetto, della musica e del gaming. La econda edizione della fiera fumettistica si terrà il 17 e 18 novembre. Il portavoce Lucio Blasi ha spiegato che “Ponte comix and fun” è un evento di due giorni legato al mondo del fumetto e del gaming che tiene insieme appassionati del settore, famiglie, bambini e semplici curiosi, il cui scopo principale è l’intrattenimento. “Qui si lavora con passione. Voglio che il messaggio che arrivi alla gente sia passione e visione: abbiamo visioni che vorremmo portare in piazza. Stiamo portando una novità.” – spiega Pino Cuozzo, un appassionato di fumetti che vanta la partecipazione come organizzatore alle fiere di Pescara Comix e EpicCon di Frankfurt -. Antonio Mastellone, presidente dell’Associazione “Il Ponte per il futuro”, propone all’Amministrazione comunale un protocollo di intesa per creare una fumettoteca. Tra le proposte del Presidente c’è anche quella di realizzare un fumetto che tratti la storia degli Etruschi a Pontecagnano Faiano. Ha preso parte alla conferenza di presentazione anche Luca Raimondo, fumettista e disegnatore salernitano che ha collaborato con l’editore Sergio Bonelli. Ha spiegato la modernità che il fumetto ha raggiunto nella società italiana. Raimondo è il creatore della locandina della seconda edizione del Pontecomix. L’ha descritta come “un intervento fantasy” nella realtà di Pontecagnano ed è un omaggio al noto fumettista francese Moebius. “Questa è piazza Sabbato: sono partito dalla cupola e l’ho immaginata in un ipotetico futuro. La testa rappresentata è etrusca proprio per portare avanti l’idea del Presidente Mastellone.” Gianluca Procida presidente della Pro Loco “Etruschi di Frontiera” ha affermato: “Il nostro intento è quello di valorizzare le attività del territorio e la promozione del Museo.” Il programma del Pontecomix è molto ricco e contiene delle novità: due rubriche “Pontecomix promuove il territorio” con la partecipazione di Agostino Longo, e “Pontecomix cospley accademy” che consiste in un workshop per imparare e migliorare il self-made. Tra gli ospiti che prenderanno parte alla manifestazione ci sono Alessandro Nespolino e i Fratelli Cestaro, illustri esponenti della sezione fumettistica classica. Ci sarà anche una rappresentanza della Polizia di Stato con indagini a fumetti, “Il commissario Mascherpa”, l’esposizione di KITT, l’auto parlante più famosa della storia, una riproduzione fedelissima che parla e interagisce con il proprio pilota ed esegue tantissime altre funzioni. Inoltre, la città di Pontecagnano Faiano ha l’onore di ospitare in anteprima assoluta il Musical “La leggenda di Thor – la morte degli dei.” Gli attori faranno parte del Meet&Great che coinvolgerà il pubblico di ogni fascia d’età. Fumetterie, fumettisti, area gaming, area food, spettacoli musicali, giochi per i più piccini, cosplay, workshop, tanti ospiti e tantissime altre attività a partire dalle ore 10.00 di sabato 17 novembre.
Il fenomeno precursore del cosplay nasce in America nel 1939 con il futuristicostume indossato da Forest J. Ackerman e ispirato al film La vita futura di William Cameron Menzies. Solo nel 1984 il reporter giapponese Takahashi Nobuyuki coniò la parola cosplay, per descrivere ciò che aveva visto durante il suo viaggio in America presso le convention statunitensi. Il fenomeno assunse una certa rilevanza a partire dal 1995 quando la stampa giapponese dedicò per la prima volta un articolo a questo fenomeno quando un gruppo di ragazzi nella città di Tokyo indossò i costumi ispirati a personaggi della serie Neon Genesis Evangelion. Da allora il cosplay si è sempre più diffuso anche nel resto del mondo, soprattutto tra le schiere di fan più appassionati. In Italia, le prime apparizioni del fenomeno cosplay risalgono agli Anni Novanta del ventesimo secolo, quando, all’interno delle manifestazioni delle principali Fiere del Fumetto (come Lucca Comics & Games, Romics, Mantova Comics & Games, Torino comics, ecc.), di mostre-mercato o di apposite convention di settore (le cd. Comic-Con, come il Napoli Comic-con, la Comicconvention di Milano poi denominata Milano Comic Con, il Napoli Gamecon, la Palermo Comic Convention, ecc.), il gruppo dei Kappa boysiniziò a promuovere il crescente mercato editoriale (stampa-audiovisivo-games) dedicato ai manga, sull’onda di una sorta di revival culturale dei cartoni animati giapponesi e di recupero delle sigle tv delle serie animate per bambini, mandate in onda a partire dagli Anni Settanta, fino ad arrivare alle nuove saghe dell’animazione nipponica. Il termine è una contrazione delle parole inglesi costume e play, che descrivono l’hobby di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Oltre a travestirsi in occasione di manifestazioni pubbliche come i convegni sugli anime, non è inusuale per gli adolescenti giapponesi radunarsi assieme ad amici con la stessa passione solo per fare del cosplay. Il cosplay si è legato indissolubilmente alla cultura nipponica, al punto di essere creduto originario del Sol Levante. Difatti il personaggio rappresentato da un cosplayer appartiene spesso al mondo dei manga e degli anime, molto diffusi nel paese asiatico, ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai tokusatsu, ai videogiochi, alle band musicali, particolarmente di artisti J-Pop, J-Rock, K-Pop o K-Rock (musica pop e rock giapponese o coreana), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri di qualunque genere e persino alla pubblicità. Una parte significativa della sottocultura cosplay sono le brevi scenette (o esibizioni) in cui i cosplayer recitano la parte del personaggio di cui indossano il costume, re-interpretando fedelmente determinati passaggi del film, fumetto o serie TV da cui il personaggio è stato tratto, o al contrario fornendone un’interpretazione personale in chiave parodica quando non demenziale. Ormai è quasi una consuetudine premiare non soltanto gli autori dei costumi più accurati, ma anche le interpretazioni migliori e più fedeli allo spirito della fonte originale, oppure elargire “premi simpatia” ai cosplayer la cui interpretazione è risultata la più divertente e originale.
Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2018 - 17:35