Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato di Caserta, ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di S.F., di anni 28, pluripregiudicato, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. L’attività di indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, traeva origine da un intervento effettuato nello scorso mese di aprile da una volante del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, contattata per una lite in famiglia presso l’abitazione dell’indagato. Nell’occasione, pur avendo la coniuge minimizzato l’accaduto e dichiarato di non essere intenzionata a sporgere denuncia, gli agenti notavano all’interno dell’abitazione suppellettili rotte e la presenza di un minore.
Solo nel successivo mese di agosto, a seguito dell’ennesima aggressione fisica e verbale del coniuge, la donna denunciava di subire, da diverso tempo, le condotte violente e vessatorie da parte del marito violento ed autoritario, che le cagionavano sofferenze fisiche e morali tali da rendere il regime di vita dell’intero nucleo familiare intollerabilmente vessatorio. Tali condotte venivano poste in essere dall’uomo alla presenza dei due figli minori della coppia. Nel corso delle indagini, consistite prevalentemente nell’assunzione di testimonianze, veniva accertato che, che in alcune circostanze, il marito, in stato d’ira, dopo aver danneggiato suppellettili presenti in casa, colpiva la donna con calci, schiaffi e pugni, sbattendole la testa contro il muro, anche mentre la stessa teneva in braccio il figlio di un anno di età, e che la donna riusciva a sottrarsi alla furia del coniuge solo chiudendosi in bagno.
In altre circostanze, addirittura, l’uomo aveva cercato di strangolarla. E ancora, in altre occasioni, l’uomo dopo aver picchiato con calci e pugni la moglie, che riusciva momentaneamente a fuggire, aveva cercato di raggiungerla brandendo un coltello e minacciando di ferirla. A tali condotte si è messo fine grazie alla consapevolezza, maturata dalla donna all’esito di un difficile percorso, del pericolo a cui la stessa e i suoi figli erano esposti e grazie alla fiducia, riposta dalla stessa, nelle Istituzioni, si decideva a denunciare i fatti, così da liberarsi dal vortice di violenza di cui lei e i suoi figli erano vittima. Coerentemente alla priorità attribuita da questa Procura e dall’Ufficio del Giudice delle Indagini preliminari – secondo le rispettive competenze – per l’azione di contrasto ai fenomeni di violenza domestica e di genere, con l’apporto investigativo degli agenti della Questura di Caserta, era possibile prevenire ulteriori eventuali condotte violente di S.F., traendolo in arresto in data odierna. L’arrestato al termine degli atti di rito veniva condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
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