Reggina-Paganese si apre con la novità tattica amaranto che si schiera con il 4-2-3-1. L’obiettivo non raggiunto nella prima frazione è quello di cingere d’assedio una Paganese asserragliata nella propria area di rigore, ma non si trovano varchi. L’unico che sembra poter dare qualcosa è Sandomenico. E’ suo il primo vero tentativo: prende palla defilato a sinistra e rientra verso il vertice dell’area di rigore, scarica un destro che va vicino al primo palo. La partita viene anestetizzata da una Paganese per nulla messa in difficoltà dalla sterile supremazia della Reggina che rischia di capitolare. Calcio di punizione dalla trequarti, torre di Diop che si smarca da Conson e colpo di testa a botta sicura di Cesaretti: Licastro prodigioso o quasi. Sul finire della prima frazione Zibert riesce a lanciare Sandomenico che scappa all’ex Tazza e, a tu per tu con il portiere Galli, trova l’opposizione del portiere. Cevoli riporta la squadra al 4-3-3i. Il guadagno sotto il profilo dell’incisività non si vede per almeno mezz’ora della ripresa. La scossa arriva in tutti i sensi di Conson Il portiere Galli è chiamato ad un miracolo da un colpo di testa ravvicinato di Conson, da quel momento in avanti gli amaranto cominciano a spingere. Ci prova Marino dai venticinque metri, l’insidiosa conclusione viene deviata sul palo dall’estremo difensore. Poco dopo sugli sviluppi di un corner Conson risolve una mischia e fa 1-0.
Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2018 - 17:39