Tre uomini e una donna in Questura, per valutare la loro posizione dopo tensioni a Napoli per l’esecuzione di una sentenza d’Appello del 2008, diventata definitiva, che dispone l’abbattimento di due strutture abusive. Gia’ lo scorso 13 novembre, in via Camaldolilli, l’arrivo dell’ufficiale giudiziario per l’esecuzione del provvedimento lo sgombero di due nuclei familiari da due ville di 150 metri quadrati e due capannoni, tutti irregolarmente costruiti, porto’ a tafferugli tra forze dell’ordine e residenti, con 4 contusi da ambo le parti (ma solo gli agenti andarono a farsi refertare); un uomo ebbe anche un malore e fu soccorso. Questa mattina, data stabilita per lo sfratto e l’inizio dell’abbattimento dei fabbricati, tre auto della polizia sono state danneggiate perche’ i residenti avevano sparso sulla carreggiata bande chiodate in modo da rallentare l’arrivo dei mezzi. Un uomo, poi, si e’ issato sul tetto di una delle ville con una tanica di benzina, minacciando di darsi fuoco se le ruspe fossero entrate in azione, ma la polizia lo ha persuaso a desistere dal suo proposito. La situazione si e’ calmata ed e’ cominciato il trasloco dagli edifici di mobili, suppellettili ed effetti personali, in modo da consentire l’avvio dei lavori di demolizione delle strutture. Secondo quanto si e’ appreso, la donna portata negli uffici della Questura, in particolare, avrebbe lanciato benzina contro i poliziotti.
Articolo pubblicato il giorno 30 Novembre 2018 - 11:16