Napoli. “Danno la morte, ma poi prima o dopo ricevono anche loro una morte che fa capire la fatuita’, l’inconsistenza di una cattiveria che non ha limiti”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di NAPOLI, commentando le stese di camorra dei giorni scorsi. Il presule parla di una “camorra che disprezza la vita perche’ disprezza l’uomo”. “Quando si perde il senso della vita – ha affermato – la morte di questi malavitosi diventa come una conclusione delle loro modo di agire e di fare”. “La giornata dei morti ci richiama tutti a fare un esame di coscienza – ha concluso – perche’ possiamo cambiare vita, migliorare perche’ la nostra vita non sia portatrice di morte”.
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