Alla fine quella che conta è la qualità dei giocatori che vanno in campo. Se le alternative sono all’altezza dei titolari si può fare tutto ed il contrario di tutto. Altrimenti non è così. Ancelotti, absit inuira verbis, ieri ha commesso un paio di errori che il NAPOLI ha pagato a caro prezzo. Va bene cambiare 5 giocatori rispetto alla formazione tipo, ma c’è modo e modo. Ounas al sottoscritto non piace per nulla, e non è una novità. Per altro che piaccia o meno al sottoscritto non importa. Sta di fatto che quanto meno deve giocare nel suo ruolo, esterno destro. Ieri ha giocato a sinistra, formalmente a centrocampo. C’è da preoccuparsi? Assolutamente no, sia ben chiaro. Ad eccezione della Juve, che fa un campionato a parte, queste battute a vuoto le hanno tutte le squadre. La classifica è più che buona, in linea, se non oltre quelli che erano i programmi della vigilia. Su una cosa però bisogna essere chiari: il NAPOLI non ha una panchina adeguata per una squadra che vuole correre per tutti gli obiettivi. Ha 11 titolari forti. C’è Maksimovic, in attesa di Chiriches in difesa, Malcuit va bene, e con Ghoulam siamo a posto. In attacco ci sono Insigne., Mertens e Milik. A centro campo se i titolari sono Callejon, Allan, Hamsik e Fabian Ruiz, c’è Zielinski, magari Verdi. Diawara, Rog e Ounas non sono pronti. Il che non vuol dire che non possono mai giocare. Ma che non possono giocare insieme. Non ha senso dire che il NAPOLI ha una panchina all’altezza dei titolari. Perché non è vero.
Articolo pubblicato il giorno 26 Novembre 2018 - 13:42