Battere il Chievo, sfruttare le prossime partite di campionato per accorciare le distanze dalla capolista Juventus, passare il turno in Champions, qualificandosi per gli ottavi di finale. Piu’ facile a dirsi che a farsi, ma Carlo Ancelotti misura le potenzialita’ della sua squadra e ritiene che raggiungere tutti questi traguardi sia un’impresa realizzabile. ”Dobbiamo sfruttare queste gare fino a Natale – dice in conferenza stampa, presentando la gara di domani con i veronesi – per accorciare la distanza dalla prima e provare passare il turno in Champions. Non abbiamo mai pensato al calendario difficile all’inizio, come non pensiamo che sia facile adesso, prepariamo ogni gara senza pensare alla classifica. I sei punti dalla Juve? Preferiremmo averne di meno, ma e’ quello che deve darci motivazione. Piu’ che demerito nostro e’ merito della Juve che ha fatto solo un pareggio”. Il match di domani puo’ sembrare facile, sulla carta, ma Ancelotti non e’ assolutamente d’accordo e spiega anche il perche’. ”Il Chievo – osserva – e’ fanalino di coda ma avra’ tante motivazioni, ha cambiato allenatore, non abbiamo indicazioni e proporranno cose nuove. Pure a Genova poteva sembrare facile, poi s’e’ complicata. Domani ci aspetta un’altra prova di maturita’ perche’ veniamo da 15 giorni di sosta e dobbiamo subito dare una risposta per riprendere il nostro cammino”. Quando si parla di formazione da mandare in campo, Ancelotti si abbottona e preferisce svicolare, rimanere nel vago. ”Per ora – dice – non ho deciso ancora la formazione, devo dire che ho varie alternative e sono contento. Sara’ difficile scegliere e soprattutto mandare qualcuno in panchina”. Anche la scelta degli attaccanti non e’ facile ed esiste il ballottaggio solito tra Mertens e Milik. ”Ora forse Mertens e’ piu’ avanti di condizione rispetto a Milik – chiarisce l’allenatore degli azzurri – ma lo valuto dopo che ha preso un colpo in allenamento. Per tutti ci sono momenti buoni o meno buoni, Milik fa parte di una batteria di attaccanti che mi ha soddisfatto, lui compreso. Non abbiamo mai avuto problemi realizzativi, giochiamo un ottimo calcio offensivo, poi ogni giocatori ha dei momenti”. La partita di domani non e’ da considerarsi tra quelle di prima fascia, dal grande richiamo, eppure sugli spalti ci saranno 50 mila spettatori. ”Mi fa molto piacere avere 50mila tifosi attorno allo stadio. Significa – conclude Ancelotti – che c’e’ sintonia e armonia tra i nostri sostenitori e la squadra. Questo e’ un valore aggiunto perche’ avere tanta gente che ci sostiene per noi e’ importantissimo”.
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