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Milan nervoso: stop Higuain, rotto Bonaventura, polemico Salvini…

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Proprio nelle stesse ore in cui Matteo Salvini lo definiva “indegno”, Gonzalo Higuain veniva accusato dal Giudice sportivo di aver tenuto una condotta “gravemente irriguardosa” nei confronti dell’arbitro Mazzoleni. Ergo, due giornate di squalifica. Stando al dispositivo, il Pipita salterà sia Lazio-Milan che Milan-Parma. Ma tenuto conto di quanto accaduto due anni e mezzo fa in Udinese-Napoli, quando un episodio molto più grave costò al bomber argentino “solo” tre giornate di stop, il Milan ha optato per presentare ricorso. Il Giudice Sportivo ha motivato la sua decisione con un “avvicinamento minaccioso” del giocatore all’arbitro, ma le frasi di Higuain, nell’ambito di una protesta certamente scomposta, non sono state volgari e tangibilmente nemmeno ingiuriose o minacciose.Ennesima giornata sui carboni ardenti per il Milan. Una giornata nella quale si sono susseguiti sui social, rimbalzando da un profilo non ufficiale di tifosi all’altro, timori su una possibile operazione chirurgica alla cartilagine del ginocchio di Giacomo Bonaventura. Se ci sarà un consulto medico e se ci saranno decisioni conseguenti, Rino Gattuso ha già dichiarato al termine di Milan-Juventus che Jack non recupererà per Lazio-Milan, saranno la comunicazione e lo staff medico del Club rossonero a rendere note eventuali novità in merito. Certo, se alle lunghe degenze di Biglia, Caldara e per certi versi anche Musacchio, dovesse aggiungersi quella di Bonaventura (fuori squadra da quasi un mese, ultima gara giocata il derby dello scorso 21 ottobre), le priorità di mercato del Milan durante la prossima finestra di gennaio sono destinate ad aumentare. Con una quota di infortuni fisiologica, il Milan oggi potrebbe considerarsi anche in prospettiva in piena corsa per la Champions League. Ma fra infortuni e squalifiche, una nuova accelerazione rossonera in ottica quarto posto può arrivare a questo punto in particolare dal mercato, naturalmente Uefa permettendo.In questo contesto, i tifosi rossoneri protestano. Il popolo milanista si dichiara favorevole ad un ricorso e non condivide la punizione di 2 giornate per un “fischi sempre a me”, ancorché pronunciato in maniera estrema ed eccessiva. Insomma, la situazione è al limite fra 1 e 2 giornate ed è questione anche di interpretazioni e sottolineature. Anche altri giocatori di altre squadre, nella concitazione delle partite, si avvicinano molto al direttore di gara quando sono nervosi e adrenalinici. La protesta di Higuain è balzata all’occhio, sia per la caratura del personaggio che per l’assenza di livori e particolari nervosismi durante lo svolgimento della gara di San Siro. A spargere benzina sul fuoco ci ha pensato, proprio nelle ore calde della giornata, il vicepremier, noto tifoso rossonero, Matteo Salvini: “Da milanista mi sono vergognato del nostro centravanti che è stato indegno. E’ chiaro che poi un ragazzino si sente legittimato a fare certe cose. Mi auguro che venga pesantemente squalificato”.Il martedì della squalifica di Higuain, le cui prossime partite potrebbero essere Milan-Dudelange del 29 novembre e Milan-Torino del 9 dicembre, era iniziato con quelle che erano sembrate le rassicurazioni di Mazzoleni nei confronti dell’interessato durante il loro colloquio post-partita. “L’arbitro sa cosa gli ho detto”, aveva non a caso ripetuto insistentemente Higuain alle tre chiese televisive presso le quali è intervenuto dopo Milan-Juventus, ovvero Sky, Dazn e Milan TV, alludendo al fatto che da parte sua non c’erano state parolacce o volgarità rivolte a Mazzoleni. Dopo due campionati senza espulsioni, il Pipita non si aspettava di tornare sul taccuino dei cattivi in maniera così fragorosa e in una occasione così importante. Senza Higuain, il Milan ha vinto a Reggio Emilia e a Udine, ma in una gara come Lazio-Milan (Milinkovic-Savic salta Serbia-Montenegro per un problema al ginocchio) una assenza del genere pesa. E peserà anche l’altro “incontro” che la società rossonera sosterrà prima dell’impegno dell’Olimpico. E cioè a Nyon, il 20 novembre, di fronte alla Camera Giudicante. La Uefa concederà il voluntary agreement (in quel caso il mercato sarebbe salvo)? Oppure multerà il club per il triennio 2014-17 e imporrà limitazioni nella composizione della lista europea (già a gennaio) per poi concedere il voluntary nei prossimi anni? Tutto corre sul filo, Milan costantemente sul crinale.


Articolo pubblicato il giorno 13 Novembre 2018 - 19:50

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