Marano.Alcuni giorni fa, in peno giorno e sotto gli occhi di diversi passanti, un ragazzo di ventotto anni con precedenti per furto e ricettazione, è stato accerchiato e malmenato da alcuni malviventi. Il motivo di questa aggressione è ancora ignoto. Si tratta del figlio di un dipendente comunale arrestato qualche mese fa in Sicilia per traffico di stupefacenti. La vittima, come riporta Il Mattino, dopo esser stata aggredita, è stata accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano di Giugliano dove ha raccontato ai medici di essere stato coinvolto in un incidente stradale, ma la versione non ha convinto il personale medico, che ha così deciso di allertare le forze dell’ordine che hanno così avviato le indagini. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine l’aggressione si è consumata in una zona da sempre sotto il controllo dell’ala criminale vicino al clan Polverino. Il ventottenne è già noto negli ambienti criminali per aver rubato assieme ad un amico, nel 2015, un’autovettura in un comune flegreo. I due furono catturati a Qualiano dopo un lungo inseguimento. Suo padre, molto noto in città, fu arrestato qualche mese fa dagli agenti della polizia nel comune di Bagheria, nel palermitano, dove il dipendente comunale era giunto a bordo di una Land Rover che faceva da battistrada a una Jaguar – guidata da un altro maranese – con cento chili di hashish. Ora gli investigatori vogliono capire se l’aggressione sia legata a fatti personali del ragazzo o se ci sia un legame con i rapporti criminali del padre.
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